Lo sapevate? In epoca spagnola la Torre dell’Elefante venne utilizzata anche come carcere e alle sue porte venivano appese le teste mozzate dei prigionieri condannati a morte e decapitati nella vicina plazuela (l’attuale piazza Carlo Alberto), come monito per la popolazione.

Nel 1671 le teste del marchese di Cea, don Jayme Artal di Castelvì, di don Silvestro Aymerich, don Francesco Cao e don Francesco Portugues furono tagliate perché i nobili in questione furono ritenuti (secondo un processo sommario) implicati nell’omicidio del viceré Camarassa del 1668. Le teste degli ultimi tre furono svuotate e riempite di sale e tutte e quattro rimasero appese sulla Torre dell’Elefante all’interno di una gabbietta per 17 anni.

La casa del mercante Antioco Brondo, nell’odierna via Canelles, da cui partirono i sicari, fu rasa al suolo e lì venne sistemata una targa che ricorda l’omicidio e tuttora è possibile vedere.

Raimondo Cacciotto è il nuovo sindaco di Alghero.

Il candidato del Campo Largo la spunta nella città catalana con il 55% circa dei voti a metà dello scrutinio.

Un vantaggio di circa 11 punti sul contendente di centrodestra Marco Tedde che dà già molte certezze sulla vittoria finale.

Lo stesso Tedde ha chiamato Cacciotto per complimentarsi, prassi che per tradizione in politica si tramuta automaticamente nella fine della contesa.

Anche a Sassari il centrosinistra è in vantaggio con il candidato Giuseppe Mascia che distanzia gli altri 4, ma non abbastanza da essere sicuro di una vittoria al primo turno.

Il candidato del Campo Largo è infatti di poco sopra al 50%, seguito da Niccolò Lucchi (25%), Gavino Mariotti (16%), Mariano Brianda (5%) e Giuseppe Palopoli (2,6%).