Calamosca: meduse seppellite e uccise per divertimento

La segnalazione ci arriva da una lettrice.
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Come spesso accade durante le giornate di vento che arriva dal mare e che scalda l’acqua, è noto che nelle spiagge giungano anche le meduse. Niente di anormale: è la natura.
Quello che bene proprio non va è ciò che è accaduto a Calamosca un paio di giorni fa: la segnalazione ci arriva da una lettrice che ci ha inviato anche gli scatti. “Il mare era invaso di meduse ma molti bagnanti anziché cambiare spiaggia si sono divertiti a massacrarle”.
“Ho provato a chiamare la capitaneria di porto e il corpo forestale ma nessuno è intervenuto. Ho provato a spiegare in autonomia e direttamente alle persone che stavano perpretrando quello scempio davanti ai miei occhi, che non fosse corretto il loro comportamento, ma nulla. I bambini le mettevano nei secchielli e le uccidevano, qualcuno le seppelliva nella sabbia e i genitori non proferivano verbo”.
Pochi sono a conoscenza del fatto che tutti gli animali, tra cui ovviamente anche quelli del mare, sono protetti e che non è possibile catturarli né imprigionarli: questi comportamenti, veri e propri maltrattamenti, costituiscono infatti un reato ai sensi del Codice Penale articolo 544 bis e ter.

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Due minorenni arrestati per le violente aggressioni nel centro di Cagliari: agivano con un gruppo già fermato a giugno

Le indagini hanno ricostruito le azioni del gruppo, che avrebbe aggredito un giovane in piazza Sant’Eulalia colpendolo con calci, pugni e un manganello telescopico, per poi derubarlo di una collanina d’oro
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Due minorenni sono stati arrestati e trasferiti in una comunità su disposizione del G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Cagliari, su richiesta della Procura. L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura, ha fatto luce su una serie di episodi di violenza avvenuti nella notte del 9 marzo 2025 nel centro storico del capoluogo sardo.
I due giovani sono accusati di aver partecipato, insieme a tre maggiorenni già arrestati lo scorso 30 giugno, a una rapina aggravata, lesioni personali gravi e danneggiamento. Le indagini hanno ricostruito le azioni del gruppo, che avrebbe aggredito un giovane in piazza Sant’Eulalia colpendolo con calci, pugni e un manganello telescopico, per poi derubarlo di una collanina d’oro. La vittima ha riportato ferite giudicate guaribili in 30 giorni.
Poco dopo, il branco si sarebbe spostato in un locale di via Barcellona, dove avrebbe aggredito due clienti e danneggiato gravemente arredi e strutture.
Determinante per l’identificazione dei responsabili è stato il lavoro della Polizia, che ha incrociato le immagini delle telecamere di videosorveglianza con le testimonianze raccolte e i riconoscimenti fotografici, arrivando a ricostruire con precisione la dinamica degli eventi e il coinvolgimento degli indagati.

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