Uta, spari al parchetto dopo una lite: si tratta di duplice tentato omicidio

Seduti su una panchina, due uomini si sono visti sparare addosso cinque colpi di pistola. I carabinieri sono sulle tracce dell'aggressore
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Nella notte scorsa, nel parco S’Olivariu a Uta, si è verificato un episodio di violenza che ha ancora un contorno non ben definito.
Un uomo ancora non identificato e attualmente in fuga, ha aperto il fuoco verso due uomini residenti nella cittadina.
Le vittime, un uomo di 46 anni colpito alle ginocchia e un uomo di 36 anni colpito al volto e all’addome, erano seduti su una panchina del parco al momento dell’attacco.
Le ragioni alla base di questo atto di violenza, ancora in fase di indagine da parte dei carabinieri locali e della Compagnia di Iglesias, sono sconosciute. Fortunatamente, entrambi i feriti sono stati trasportati in ospedale al Brotzu di Cagliari e non sono in pericolo di vita.
Si ipotizza che l’aggressione possa essere il risultato di una lite precedente. Le forze dell’ordine sono già sulle tracce dell’aggressore.

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“Solo in Sardegna il cielo riesce ancora a parlare all’anima”, le notti stellate sarde: gli scatti mozzafiato di Danilo Tavecchio

Da quarant’anni ospite dell’Isola, il fotografo racconta il fascino delle sue notti più buie e silenziose: “Solo qui in Sardegna il cielo riesce ancora a parlare all’anima”.
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Sono immagini che sembrano provenire da un altro mondo, e invece raccontano la Sardegna di notte. Le fotografie di Danilo Tavecchio, appassionato astrofotografo e frequentatore dell’Isola da oltre quarant’anni, catturano la magia del cielo notturno sardo, privo di inquinamento luminoso e custode di un silenzio carico di stelle.
“Vengo in Sardegna da quando avevo poco più di vent’anni, ospite di questo meraviglioso popolo. Fu allora che scoprii che il mare non era marrone… e che aveva un profumo”, racconta Tavecchio, con emozione e gratitudine. Se c’è una cosa che ancora sfugge al suo obiettivo, sono proprio i profumi: “L’unica cosa che non riesco a catturare con le mie fotografie sono i profumi. Ma i colori e le forme, quelli restano fissati per sempre”.
La sua passione per il cielo notturno lo porta a cercare il soggetto perfetto da usare come primo piano per la via lattea: torri costiere, stagni, vigneti. La Sardegna, da questo punto di vista, è un paradiso raro: “Pochi luoghi in Italia regalano un cielo così buio e limpido. Qui, anche a occhio nudo, si distinguono nebulose e dettagli come la zona di Rho Ophiuchi con Antares, una supergigante rossa che riflette sul mare oltre la torre di Piscinnì”.
E poi c’è la costa del sud, con Teulada, lo stagno, la torre del Budello e i filari dei vigneti di vermentino, che al buio diventano linee guida per la composizione: “Uso persino le luci del porto di Teulada per illuminare la torre, senza compromettere la nitidezza del cielo”.
Ogni scatto è frutto di ore di pazienza e contemplazione: “Nel buio, interrotto solo dalla mia torcia o dal passaggio di un’auto, sento quanto siamo piccoli rispetto all’infinito. E quanto rispetto dovremmo avere per questo pianeta e per le genti che lo abitano”. Le fotografie di Danilo Tavecchio sono visibili sul suo portfolio online: tavecchio.myportfolio.com

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