Lo sapevate? Perché la Grotta della vipera si chiama così?
La Grotta è ora un importante patrimonio culturale della Sardegna che tutti conoscono: ma perché si chiama così?
canale WhatsApp
La Grotta della Vipera è un monumento funerario nella necropoli punica di Tuvixeddu. Ospita le sepolture di Atilia Pomptilla e Lucio Cassio Filippo e ha preso questo nome dal fatto che ha due vipere scolpite sull’architrave.
Rischiava di essere distrutto ma è stato salvato grazie all’intervento del generale Alberto La Marmora durante i lavori per la costruzione della Cagliari-Sassari nel 1822. Installò un cancello per impedire ulteriori danni e preservare la grotta dagli abusi.
La Grotta è ora un importante patrimonio storico e culturale della Sardegna che testimonia la sua ricca storia dalla preistoria all’epoca romana.
Ma chi era Atilia Pomptilla? Era di famiglia gentilizia a Roma e seguì il marito Lucio Cassio Filippo in esilio in Sardegna, forzato dall’imperatore Nerone. Filippo contrasse la malaria in forma grave e Pomptilla, continuando a vegliare su di lui, si ammalò a sua volta e morì. Filippo le fece costruire un grande mausoleo, che ancora oggi è un imponente monumento funebre alla loro memoria.
L’entrata monumentale della Grotta della Vipera è modellata come un tempio “ad ante” con un pronao aperto, due pilastri laterali e due colonne centrali. Purtroppo, nel corso del tempo, le ante, le colonne e i pilastri sono andati perduti, ma un capitello sopravvive come unico resto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il ruolo del Terzo Settore in Sardegna, presentazione dei dati cruciali sull’impatto sociale ed economico

La ricerca analizza i dati del censimento sulle istituzioni non profit ISTAT, mettendo in luce l’andamento delle organizzazioni in Italia e in Sardegna e l’occupazione nelle stesse.
canale WhatsApp
Lunedì 27 ottobre 2025 alle ore 17:00 presso la sede del Centro Servizi per il Volontariato della Sardegna (Viale Monastir 102, Cagliari) si terrà l’incontro “Il ruolo del Terzo Settore in Sardegna – Consistenza del fenomeno e importanza per la società” durante il quale le ricercatrici dello IARES (Istituto Acli per la Ricerca e lo Sviluppo) presenteranno i risultati della ricerca sul Terzo Settore.
La ricerca analizza i dati del censimento sulle istituzioni non profit ISTAT, mettendo in luce l’andamento delle organizzazioni in Italia e in Sardegna e l’occupazione nelle stesse. Saranno descritte le tipologie delle organizzazioni del terzo settore, le entrate e le spese che le stesse sostengono e la dimensione del volontariato organizzato e non. Nell’ambito dell’indagine IARES-SWG sarà descritto quanto emerge sul rapporto dei sardi col Terzo Settore, andando a coglierne l’importanza e la valutazione dell’efficacia, e verrà presentato il dettaglio delle preferenze dei sardi per quanto riguarda le donazioni di denaro e di tempo.
Presenteranno i dati Vania Statzu (direttrice scientifica) e Silvia Talana (ricercatrice). Mauro Carta (Presidente ACLI regionale), Andrea Pianu (Portavoce regionale del forum del terzo settore) e Giuseppina Marongiu (Referente area ricerca e documentazione CSV Sardegna) daranno vita ad un breve dibattito sui risultati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


