La ricetta di oggi. Orziadas fritte, delizia della cucina di mare sarda

Le orziadas, o anemoni di mare o attinie, sono un piatto saporito dal gusto molto particolare, ottime come antipasto. Servitele con un Semidano freschissimo.
La ricetta Vistanet di oggi: orziadas fritte, delizia della cucina di mare sarda.
Le orziadas, o anemoni di mare o attinie, sono un piatto saporito dal gusto molto particolare, ottime come antipasto. Servitele con un Semidano freschissimo.
Ingredienti:
600 grammi di orziadas
farina 00
semola di grano duro
olio extravergine d’oliva
limoni
sale
Preparazione
Lavate bene le attinie, preferibilmente con acqua di mare. Usate dei guanti di gomma per lavarle perché i tentacoli degli anemoni sono urticanti. Scolatele poi versate nel recipiente la semola e la farina (tre quarti di semola e un quarto di farina). Versate gli anemoni e rigirateli per coprirli in ogni parte. Versatele in una padella con l’olio bollente. Dopo pochi minuti di cottura raccoglietele con una schiumarola e sistematele in un piatto con carta assorbente da cucina per far assorbire l’olio in eccesso. Salate e servite calde con gli spicchi di limone da spremere. Servitele con una bottiglia di Semidano freschissimo.

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Sara Zoccheddu premiata con la Mela d’Oro: l’eccellenza sarda in ingegneria e sport

Dopo il diploma con 100 e lode al Liceo Scientifico di Oristano, ha conseguito la laurea triennale al Politecnico di Torino e quella magistrale al Politecnico di Milano, dove ha sviluppato una tesi sulle reti neurali applicate ai legami causali, dopo uno stage al CERN.
Sara Zoccheddu, 26 anni, originaria di Oristano, è stata premiata con la Mela d’Oro del Premio Marisa Bellisario 2025, uno dei riconoscimenti più prestigiosi in Italia per le donne che si distinguono per merito, talento e determinazione nelle professioni. Ingegnere informatico e atleta di salto triplo, Sara ha ricevuto il premio nella categoria riservata alle neolaureate STEM, scelta tra le migliori studentesse di oltre 40 atenei italiani.
La cerimonia si è svolta al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre la premiazione finale è andata in scena al Tempio di Venere nel Parco Archeologico del Colosseo ed è stata trasmessa su Rai 1. Dopo il diploma con 100 e lode al Liceo Scientifico di Oristano, ha conseguito la laurea triennale al Politecnico di Torino e quella magistrale al Politecnico di Milano, dove ha sviluppato una tesi sulle reti neurali applicate ai legami causali, dopo uno stage al CERN.
Attualmente vive a Zurigo, dove sta svolgendo un dottorato sull’intelligenza artificiale. Oltre al talento scientifico, Sara è anche un’atleta di livello nazionale nel salto triplo: nel 2024 ha stabilito il nuovo record sardo con 13,24 metri e nel 2025 ha conquistato il bronzo ai campionati italiani indoor. Allenata tra Cagliari e Zurigo, è tesserata con il CUS Cagliari.
In un intervento per la Fondazione Bellisario, ha sottolineato quanto ancora siano poche le donne nei percorsi STEM e quanto sia importante premiare chi ce la fa per spingere le nuove generazioni a crederci. Brava Sara: questa è la Sardegna che ci piace.

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