Cagliari, Silvana Migoni premiata con la “Medaglia d’Onore Ottone Bacaredda”
“Per l’attività svolta nella città di Cagliari in favore delle donne e dei più deboli, con la creazione di un centro di accoglienza per madri, donne e uomini senza dimora. Testimone dell’amore verso la nostra comunità e di una visione di cittadinanza attiva da portare come esempio”
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Silvana Migoni premiata al Municipio con la “Medaglia d’Onore Ottone Bacaredda”
“Per l’attività svolta nella città di Cagliari in favore delle donne e dei più deboli, con la creazione di un centro di accoglienza per madri, donne e uomini senza dimora. Testimone dell’amore verso la nostra comunità e di una visione di cittadinanza attiva da portare come esempio” è stata conferita a Silvana Migoni la “Medaglia d’Onore Ottone Bacaredda” 2022.
Di questa mattina di martedì 27 dicembre 2022 la cerimonia al Municipio di via Roma. “In un mondo di buio – ha rimarcato il sindaco Paolo Truzzu – Silvana ha avuto la capacità di ripristinare una piccola fiammella di luce per tanti, operando con estrema discrezione, con rispetto e riconoscendo negli altri la persona prima di tutto, cercando di offrire loro un’opportunità, realizzando così quelle che sono le vere politiche sociali, che non sono solo quelle di offrire assistenza a chi ha bisogno. Ma anche quelle di provare a portare le persone fuori dal bisogno, farle crescere e prospettare loro un futuro di autonomia e di libertà”.
Sposata, tre figli, giornalista, presidente dell’associazione di volontariato “Donne al traguardo onlus” e delegata della sezione di Cagliari dell’associazione “Genitori separati insieme per i figli onlus”, nell’arco di trent’anni Silvana ha lavorato a più riprese anche al Comune di Cagliari. “Questo – ha detto visibilmente emozionata – è un premio che gradisco moltissimo, perché mi viene dalla mia città. E poi perché è intitolato a Ottone Bacaredda, visionario a cui piaceva abbattere muri. Un po’ come sono io e come cerco di fare coi muri dell’indifferenza, con l’aiuto di tante persone che ringrazio”.
Inserita nell’ambito del progetto “Ottone Bacaredda e il sogno della città nuova. Cagliari tra Ottocento e Novecento”, che l’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari propone in città per ricordare l’importante figura storica del sindaco che fu alla guida dell’Amministrazione comunale per cinque legislature e che diede avvio a una grande opera di modernizzazione cittadina, l’onorificenza è stata istituita nel 2004. “Sindaco Emilio Floris e assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini, la Medaglia veniva conferita a personalità che avevano dato lustro a Cagliari”, ha ricordato l’assessora alla Cultura, Maria Dolores Picciau, rimarcando la valenza culturale e sociale dell’attività promossa da Silvana Migoni e della “visione di cittadinanza da portare come esempio”, in particolare per le giovani generazioni.
Dello stesso avviso anche la presidente della Commissione Politiche sociali, Antonella Scarfò, e la presidente della Commissione Cultura, Enrica Anedda Endrich. “Credo – ha puntualizzato quest’ultima – che sia un dovere del Comune di Cagliari premiare e valorizzare tutte le persone che dedicano la loro vita agli altri”.
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Fabio Puddu pronto a una sfida nel Sahara: l’imprenditore di Monastir protagonista del Tembaine Desert Rally

“Sarà una straordinaria sfida sportiva nel cuore del deserto del Sahara: una gara articolata in sei tappe, per un totale di circa 600-700 chilometri di percorrenza complessiva. Sarà un’avventura impegnativa, che metterà alla prova non solo la resistenza fisica ma anche la capacità di adattamento alle condizioni estreme del deserto. Come sempre, affronterò ogni tappa con determinazione e passione, dando il massimo"
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Dalle colline del Campidano alle sabbie del Sahara: Fabio Puddu, 42 anni, imprenditore di Monastir, è pronto a cimentarsi in una delle avventure più affascinanti e impegnative del panorama sportivo internazionale, il Tembaine Desert Rally. Una gara che riporta il mito dei grandi raid africani in chiave ecologica e sostenibile, sostituendo il rombo dei motori con il sibilo del vento e la pedalata assistita delle e-bike.
Una volta c’erano i raid intrisi di benzina e sudore, come la leggendaria Parigi-Dakar ideata da Thierry Sabine alla fine degli anni ’70, quando auto e moto si sfidavano tra le dune in cerca d’avventura. Oggi lo spirito è lo stesso, ma cambia la filosofia: il Tembaine Desert Rally punta su rispetto ambientale, silenzio e connessione con la natura. «Questa gara mi ha conquistato subito – racconta Fabio Puddu – perché rappresenta un modo nuovo di vivere il deserto, più autentico e consapevole. È una sfida sportiva, ma anche interiore. Ti mette di fronte ai tuoi limiti e ti insegna a dosare energia e mente in un ambiente estremo».
A confermare la sua determinazione, sono le parole con cui annuncia la sua imminente partecipazione: «Prossimamente prenderò parte a una straordinaria sfida sportiva nel cuore del deserto del Sahara: una gara articolata in sei tappe, per un totale di circa 600-700 chilometri di percorrenza complessiva. Alla competizione parteciperanno circa 100 atleti provenienti da tutta Europa, tra i quali figurano anche ex piloti della MotoGP, rendendo l’evento di altissimo livello tecnico e sportivo. Sarà un’avventura impegnativa, che metterà alla prova non solo la resistenza fisica ma anche la capacità di adattamento alle condizioni estreme del deserto. Come sempre, affronterò ogni tappa con determinazione e passione, dando il massimo per rappresentare al meglio la mia squadra. Un sentito ringraziamento va al Team del Tembaine e alla Scott per il fondamentale supporto tecnico e logistico, per avermi messo a disposizione il mezzo, l’assistenza e tutto ciò che serve affinché questa esperienza diventi una grande e indimenticabile avventura sportiva».
La prima edizione, nel dicembre 2024, ha visto la partecipazione di una trentina di atleti. A trionfare fu il francese Miguel Martinez, oro olimpico a Sydney 2000, che completò i 330 chilometri del percorso in 13 ore, 16 minuti e 58 secondi.
Quest’anno, dal 23 al 30 novembre 2025, il Tembaine Desert Rally cresce in modo esponenziale: oltre 100 atleti da tutta Europa affronteranno sei tappe in sei giorni, tra oasi, pietraie e dune. Un itinerario che si snoda nel cuore della Tunisia del Sud, tra Douz – la “porta del Sahara” – e il massiccio di Tembaine, in un susseguirsi di paesaggi mozzafiato: sabbia compatta, chott riflettenti e “hammada” rocciose.
L’edizione 2025 vedrà al via grandi nomi del mondo delle due ruote: Miguel Martinez, vincitore dell’edizione 2024; Marco Melandri, ex campione del mondo 250cc e leggenda della MotoGP, oggi biker appassionato; e Fabio Puddu, unico sardo in gara, che affronterà il deserto tunisino con una e-bike di ultima generazione. «Mi sto preparando da mesi con allenamenti specifici, ma so che la vera sfida sarà mentale – spiega l’imprenditore sardo – Nel Sahara non c’è solo la fatica fisica: ci sono il silenzio, il caldo, l’immensità. È un viaggio che ti cambia dentro».
Il Tembaine Desert Rally è molto più di una competizione: è un manifesto di sport sostenibile, un modo per riscoprire il contatto con la natura e i propri limiti. Con atleti come Fabio Puddu, che portano nel deserto il coraggio e la passione di chi non teme di mettersi alla prova, questa sfida tra le dune del Sahara diventa anche un simbolo di rinascita e consapevolezza. «Vincere non è l’obiettivo principale – conclude Puddu – Il traguardo vero è arrivare in fondo, ascoltare il deserto e tornare a casa con qualcosa di nuovo dentro».
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