Le nevicate storiche a Cagliari sono pressoché note, soprattutto quelle più vicine nel tempo. Si va da quella del 1993, quando le famiglie si riversarono nei parchi cittadini per giocare con la neve, a quella del 1956, passando, per quella “leggendaria” del 1985, di cui si ricorda soprattutto il Poetto completamente imbiancato. Tutte quante avvennero però ben oltre il Natale, quasi sempre a gennaio e febbraio. Pochi sanno invece che l’ultima nevicata di Natale in città che si ricordi, tra non molto, compirà un secolo.

Era il 22 dicembre 1923 quando Cagliari, a pochissimi giorni dal Natale, fu ricoperta da una fitta e bianca coltre di neve. Nella foto in evidenza il Bastione di allora completamente imbiancato con la didascalia “Natale 1923” che lascia poco spazio all’immaginazione. Nella foto qua sotto il panorama dalla cinta muraria dei Giardini pubblici.

La neve su Cagliari nel dicembre 1923 scattata dai Giardini Pubblici (Foto PES pubblicata sul gruppo FB Cagliari un viaggio nella memoria da Alessandro Ragatzu)

Oltre alle nevicate storiche del 1993, 1985, 1956 e 1923 di cui abbiamo parlato le altre che si ricordano risalgono al 1935, 1906 e 1885.

È un giorno triste per Villanova. La comunità saluta con profonda commozione la Signora Marcella Gilio, presenza costante, discreta e instancabile, che per decenni ha contribuito a dare colore, bellezza e vita al quartiere. La sua scomparsa improvvisa lascia un vuoto difficile da colmare, non solo affettivo ma anche umano e sociale.

Foto di Giuseppe Vacca

Tra le prime artefici dell’abbellimento floreale di Villanova, Marcella Gilio ha vissuto tutta la sua vita nello stesso angolo di via Piccioni, diventato negli anni uno dei punti più fotografati della città. Un piccolo tratto di strada che, grazie alla sua cura e dedizione, è finito sulle riviste di settore e negli scatti di migliaia di turisti, diventando simbolo dell’identità e della bellezza del quartiere nel mondo.

Vincitrice di numerose edizioni del concorso “Balconi fioriti a Villanova”, dagli inizi degli anni Novanta fino ai giorni nostri, era conosciuta e stimata non solo dai residenti ma anche da chi, passando, si fermava ad ammirare i suoi fiori e a scambiare con lei qualche parola. Con la sua gentilezza e la sua passione, Marcella non si limitava a curare piante e balconi: coltivava relazioni, dialoghi, senso di appartenenza.

La sua scomparsa segue di poco quella dell’indimenticabile Signora Assunta Pisu, segnando un momento particolarmente doloroso per Villanova, che vede venir meno due figure simboliche della propria storia recente. Con loro se ne va un pezzo di memoria collettiva e di quotidianità condivisa. E quel tratto di via Piccioni, oggi, non sarà più lo stesso.

Gli abitanti del quartiere e l’intera comunità si stringono con affetto attorno alla famiglia, condividendo il dolore per una perdita così grande. Buon viaggio, Signora Gilio. Grazie per il suo impegno, per i colori donati a Villanova e per le lunghe chiacchierate che resteranno nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerla.