La Cagliari che non c’è più: quando allo stadio si tifava al suono della tromba.

Un’immagine che i giovani tifosi del Cagliari stenteranno a capire: Marius e il suo gruppo al Sant’Elia accompagnano le gare del Cagliari, ritmando gli slogan dello stadio con il suono della tromba (un po’ come accade ora per le gare dell’Ajax e dell’Olanda).

Quando tifare era una vera festa, altro che ultras. Marius conobbe Attilio Tacconi, trombettista e componente della banda di Domusnovas, nell’anno dello scudetto. Fu la nascita di una bella e duratura amicizia e collaborazione. La banda suonava all’Amsicora da quando il Cagliari disputava il campionato di Serie C del 1960-61. Con Marius e i Cagliari Club, suoneranno ininterrottamente all’Amsicora e al Sant’Elia per tantissimi anni. Meravigliosi.

Chi si ricorda di signor Nando e dei suoi gelati in via Garibaldi?

Cagliari, il ricordo del signor Nando e dei suoi gelati in via Garibaldi che hanno segnato tre generazioni.

Chi si ricorda del signor Nando e dei suoi gelati in via Garibaldi? Un’immagine che per i più giovani probabilmente non ha alcun significato ma che per intere generazioni di cagliaritani evoca ricordi vivissimi, legati a un luogo che non esiste più ma che ha lasciato un segno profondo nella memoria collettiva. Si trattava del Piccolo Caffè, un bar che si affacciava proprio davanti a quello che un tempo era il Portico Romero, una delle ultime porte medievali del quartiere storico di Villanova, demolito insieme al locale che negli anni era diventato un punto di riferimento per studenti, famiglie e semplici passanti. A gestirlo con passione e gentilezza era Nando Mura, per tutti semplicemente il signor Nando, un barista che con la sua cortesia e i suoi gelati artigianali aveva conquistato i cuori di almeno tre generazioni di ragazzi. Indimenticabile il suo modo di rivolgersi ai clienti con quel sorriso sempre pronto e con frasi che molti ricordano ancora oggi, come il celebre “Doppia stracciatella? va bene signorina, lo preparo subito”, che accompagnava la preparazione di uno dei gusti più richiesti.

Il signor Nando è scomparso quattordici anni fa, ma la sua figura resta impressa nella memoria di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, non solo come barista ma come autentico custode di un pezzo di città che ormai appartiene al passato. Oggi al posto del Piccolo Caffè c’è un negozio di abbigliamento e nulla lascia intuire a chi passa distrattamente da via Garibaldi che proprio lì sorgeva un locale che per decenni ha rappresentato un punto di incontro e di socialità. Per i più giovani resta soltanto il racconto dei genitori o dei nonni, ma per chi ha vissuto quegli anni il ricordo del signor Nando e dei suoi gelati resta un frammento prezioso di vita quotidiana, capace ancora di suscitare nostalgia e affetto.