Ieri a Villaspeciosa, la Polizia ha arrestato un 36enne disoccupato, incensurato, di Cagliari, per detenzione ai fini di spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti.

Da qualche giorno i poliziotti avevano messo sotto osservazione l’abitazione di campagna dell’uomo. Sono poi riusciti a entrare con la scusa di dover notificare una contravvenzione al codice della strada per la quale era previsto il ritiro della patente. Durante la perquisizione è stata trovata in casa una scatola di metallo con circa 350 gr. di marijuana.

Dentro la camera da letto del giovane era stata allestita una serra “indoor” completa di luci e impianto di aereazione, perfettamente funzionante, con tutto il necessario per la coltivazione intensiva della marijuana. Sono state sequestrate anche decine di semi per piante ad elevatissima percentuale di THC e fertilizzanti per i vari cicli vegetativi, oltre alla somma contante di 875 euro, ritenuta provento di cessioni di droga.

Il 36enne è stato tratto in arresto e messo ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida fissata per questa mattina.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.