Travolta da un’auto in viale Marconi, Gaia si risveglia: “Grazie per essermi stati vicini”
Gaia Andreucci, la 19enne di Selargius travolta da un'auto lo scorso sabato in viale Marconi, si è risvegliata e ha postato un messaggio su Facebook
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Si è risvegliata e ha dedicato un pensiero, affidato al suo profilo Facebook, a tutti gli amici che pregavano per lei e speravano in una sua ripresa.
Gaia Andreucci, la 19enne di Selargius travolta da un’auto lo scorso sabato in viale Marconi, dopo il ricovero al Policlinico di Monserrato, si è così rivolta a tutta la comunità cagliaritana, agli amici e ai parenti: “Ciao a tutti, mi sono risvegliata e piano piano mi sto riprendendo, scusate se non riesco a rispondere a tutti ma siete seriamente tanti. Grazie mille a tutti che mi siete stati vicini e avete pregato per me”.
Un primo, importante passo verso il ritorno alla normalità, dopo l’orribile accaduto.
A breve lascerà il reparto di terapia intensiva, dove si trovava ricoverata dall’alba dello scorso sabato. Ora si attendono notizie di Giulia, la sua amica, coinvolta insieme a Gaia nell’incidente di sei giorni fa.
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Sparatoria a Sant’Elia: due arresti e un minorenne coinvolto

Le indagini, supportate da immagini di videosorveglianza e testimonianze, hanno portato all’identificazione di tre presunti responsabili: un 50enne, un 28enne e un minorenne di 17 anni.
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La Polizia di Stato di Cagliari ha arrestato due uomini per lesioni personali pluriaggravate e porto abusivo di arma clandestina in relazione alla sparatoria avvenuta ieri sera nel quartiere di Sant’Elia. I fatti si sono verificati intorno alle 19:40 nei pressi di un bar di via Schiavazzi, dove una violenta rissa tra più persone è degenerata con l’esplosione di colpi d’arma da fuoco.
All’arrivo delle Volanti e della Squadra Mobile, due uomini sono stati trovati feriti a terra e soccorsi dal 118. Uno presentava una ferita da arma da fuoco al fianco e un trauma alla testa, l’altro lesioni da arma da taglio alla schiena. Entrambi sono stati ricoverati all’ospedale Brotzu con prognosi di 30 e 21 giorni.
Le indagini, supportate da immagini di videosorveglianza e testimonianze, hanno portato all’identificazione di tre presunti responsabili: un 50enne, un 28enne e un minorenne di 17 anni. Secondo la ricostruzione, uno avrebbe sparato con una pistola, mentre gli altri due avrebbero partecipato all’aggressione armati di katana e coltello. Alla base dell’episodio ci sarebbe stato un litigio avvenuto poco prima.
I tre si sono presentati spontaneamente agli agenti, ammettendo i fatti, e l’arma è stata recuperata. I due maggiorenni sono stati condotti nel carcere di Uta, mentre per il minorenne è scattato l’affidamento al genitore, come previsto dalla normativa.
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