Avvolto in una lenza, trovato agonizzante: il fenicottero “Signor Fenu” salvato da una fotografa e dai veterinari di Oristano

"Il signor Fenu si è ripreso. Lo abbiamo idratato, scaldato e alimentato. Se non ci fa scherzi presto sarà di nuovo libero. Per adesso becca, buon segno" fanno sapere dalla clinica veterinaria Due Mari
Lo avevano segnalato da parecchi giorni i volontari della LIPU: vagava nello stagno di Marceddì in evidente difficoltà.
Aveva una grossa lenza da pesca che gli avvolgeva le zampe. Avevano anche cercato di catturarlo usando un barchino ma era sempre riuscito a fuggire.
Oramai in agonia, è stato catturato con bagno nello stagno dalla fotografa Emerenziana Zuddas che alla fine lo ha portato alla Clinica Due Mari di Oristano, dove è stata battezzato come Signor Fenu e dove gli sono state prestate le cure necessarie. Le sue condizioni stanno migliorando.
“Il signor Fenu si è ripreso. Lo abbiamo idratato, scaldato e alimentato. Se non ci fa scherzi presto sarà di nuovo libero. Per adesso becca, buon segno” scrivono sul proprio profilo FB i veterinari della Clinica.

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Meraviglie di Sardegna: la spiaggetta di Cala Fighera, il paradiso a due passi dal traffico caotico

C’è un luogo a Cagliari dove il tempo sembra rallentare, dove il rumore del traffico si dissolve tra il profumo della macchia mediterranea e il suono discreto delle onde che si infrangono contro la roccia: è Cala Fighera, una piccola meraviglia incastonata tra le pieghe del promontorio della Sella del Diavolo, raggiungibile via mare attraversando la scogliera di Calamosca, tra insenature segrete, pareti rocciose e scivoli naturali che sembrano scolpiti dal vento.
Meraviglie di Sardegna: la spiaggetta di Cala Fighera, il paradiso a due passi dal traffico caotico.
C’è un luogo a Cagliari dove il tempo sembra rallentare, dove il rumore del traffico si dissolve tra il profumo della macchia mediterranea e il suono discreto delle onde che si infrangono contro la roccia: è Cala Fighera, una piccola meraviglia incastonata tra le pieghe del promontorio della Sella del Diavolo, raggiungibile via mare attraversando la scogliera di Calamosca, tra insenature segrete, pareti rocciose e scivoli naturali che sembrano scolpiti dal vento.
Ma il vero fascino di questa spiaggia nascosta si scopre camminando, perché la via migliore per raggiungerla parte da terra, con un sentiero poco agevole, non adatto a bambini piccoli o persone anziane, che inizia sopra La Paillote, al termine del tratto asfaltato che giunge da Calamosca. Poco prima dell’ex stabulario si apre un passaggio nella vegetazione, un sentiero che si arrampica e si snoda tra cespugli di lentisco e ginepro, scavalca la cresta rocciosa della Sella del Diavolo e regala scorci mozzafiato su Cagliari e sul Golfo degli Angeli, fino a condurre a questo piccolo paradiso di pietra e mare. Scarpe da ginnastica chiuse, un po’ di determinazione e la voglia di camminare fuori dai percorsi battuti sono l’unico prezzo da pagare per accedere a uno degli angoli più intimi e autentici della costa cagliaritana. Durante il tragitto, oltre al panorama incantevole, si possono esplorare le fortificazioni che punteggiano la sommità della Sella, silenziosi custodi di un passato militare ormai dimenticato. E poi, all’improvviso, ecco la spiaggia: Cala Fighera si apre come un respiro tra le rocce, protetta dal promontorio e circondata da un mare che sembra dipinto. Le sue acque sono un continuo gioco di colori, che oscillano tra il turchese e il verde smeraldo, cangianti a seconda della luce e del momento della giornata. Il fondale, basso e ciottoloso all’inizio, invita a immergersi con calma, lasciandosi avvolgere da una trasparenza che incanta e disarma. Cala Fighera è più di una semplice spiaggia: è un rifugio, un regalo segreto per chi ha voglia di allontanarsi dalla routine e scoprire che, anche a due passi dal caos cittadino, la Sardegna sa ancora essere selvaggia, pura e sorprendentemente vicina al cuore.

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