Avvolto in una lenza, trovato agonizzante: il fenicottero “Signor Fenu” salvato da una fotografa e dai veterinari di Oristano

"Il signor Fenu si è ripreso. Lo abbiamo idratato, scaldato e alimentato. Se non ci fa scherzi presto sarà di nuovo libero. Per adesso becca, buon segno" fanno sapere dalla clinica veterinaria Due Mari
Lo avevano segnalato da parecchi giorni i volontari della LIPU: vagava nello stagno di Marceddì in evidente difficoltà.
Aveva una grossa lenza da pesca che gli avvolgeva le zampe. Avevano anche cercato di catturarlo usando un barchino ma era sempre riuscito a fuggire.
Oramai in agonia, è stato catturato con bagno nello stagno dalla fotografa Emerenziana Zuddas che alla fine lo ha portato alla Clinica Due Mari di Oristano, dove è stata battezzato come Signor Fenu e dove gli sono state prestate le cure necessarie. Le sue condizioni stanno migliorando.
“Il signor Fenu si è ripreso. Lo abbiamo idratato, scaldato e alimentato. Se non ci fa scherzi presto sarà di nuovo libero. Per adesso becca, buon segno” scrivono sul proprio profilo FB i veterinari della Clinica.

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Domus de Luna illumina le vetrine della Rinascente: a Cagliari un’asta benefica con le opere di Crisa

L’iniziativa culminerà con un’asta benefica con artisti come Iron Monkey (Luca Cabboi), La Fille Bertha, Manu Invisible e Retro. Le opere verranno battute da due banditori d’eccezione: l’attore Elio Turno Arthemalle e il calciatore Leonardo Pavoletti.
Cagliari si è svegliata diversa. Da oggi, quattro vetrine della Rinascente raccontano una storia di rinascita, speranza e impegno sociale: quella di Domus de Luna, fondazione attiva dal 2005 a sostegno dell’infanzia, dell’adolescenza e delle famiglie più fragili.
Le vetrine, curate da Filippo Grandulli, sono vere e proprie installazioni narrative, arricchite dalle opere dell’artista CRISA. Ognuna rappresenta un capitolo della missione della fondazione. La prima è il buio: una sedia bruciata immersa in un silenzio denso, simbolo dell’abbandono e del dolore. La seconda è colore: i disegni dei bambini e la vitalità delle comunità che si prendono cura. La terza è il lavoro: attrezzi e strumenti che restituiscono dignità. Infine, la quarta ospita una grande luna, sospesa sopra una scala, pronta ad essere raggiunta.
«Volevamo che la città vedesse e sentisse cosa significhi prendersi cura – afferma Ugo Bressanello, fondatore di Domus de Luna –. Ogni vetrina racconta un pezzo del nostro viaggio: dalla ferita alla guarigione, dall’abbandono all’autonomia».
L’iniziativa culminerà venerdì 16 maggio con un’asta benefica negli spazi della Rinascente, animata dalla presenza di artisti come Iron Monkey (Luca Cabboi), La Fille Bertha, Manu Invisible e Retro. Le opere verranno battute da due banditori d’eccezione: l’attore Elio Turno Arthemalle e il calciatore Leonardo Pavoletti. «Sarà una serata speciale, che animerà tutti i piani della Rinascente dalle 17.00 alle 22.00 – spiega Bressanello –. Un’occasione per far conoscere il nostro lavoro e coinvolgere la città in una rete di solidarietà concreta».
Nata con la chiusura degli orfanatrofi, Domus de Luna è oggi una realtà che coinvolge oltre 200 operatori e altrettanti volontari in azioni quotidiane di cura e prevenzione del disagio, con un’attenzione particolare a minori e mamme in difficoltà. «Ci occupiamo di chi è più fragile, di chi ha bisogno di una seconda possibilità – conclude Bressanello –. Vogliamo costruire comunità che includano, proteggano e offrano strumenti per volare, magari proprio fino alla luna».

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