Cagliari, al via i lavori nelle palazzine del quartiere Sant’Elia
“Non è possibile sapere che in tanti a Sant’Elia vivono in appartamenti gravati dalle infiltrazioni idriche e fognarie” aveva lamentato il consigliere Polastri nel mostrare immagini video documentali che ritraevano anche gli inquilini che, pure sotto Natale e Capodanno, hanno disperatamente cercato di arginare la pioggia d’acqua dal soffitto di casa, posizionando numerosi secchi sul pavimento.
Avranno inizio nel mese di gennaio le riparazioni delle perdite idriche che hanno causato e che ancor oggi continuano a causare disagi nelle palazzine popolari del quartiere di Sant’Elia. Lo rende noto Area, l’agenzia regionale per l’emergenza abitativa in risposta all’esposto presentato dal consigliere comunale Marcello Polastri.
“Non è possibile sapere che in tanti a Sant’Elia vivono in appartamenti gravati dalle infiltrazioni idriche e fognarie” aveva lamentato il consigliere Polastri nel mostrare immagini video documentali che ritraevano anche gli inquilini che, pure sotto Natale e Capodanno, hanno disperatamente cercato di arginare la pioggia d’acqua dal soffitto di casa, posizionando numerosi secchi sul pavimento.
“Acqua che sovente attraversa i pavimento di più case, mentre non mancano i casi di cantine allagate dai nauseabondi liquami” ha precisato il presidente della Commissione comunale patrimonio, Polastri, nel rivolgersi ad AREA e all’ATS.
Istituzioni alle quali è stato lamentato il perdurare di questo inconveniente igienico-sanitario.
Oggi, la risposta fornita da Area a Polastri e ad alcuni condomini del quartiere Sant’Elia, i quali stanno ricevendo in queste ore, specifiche lettere e singole richieste, sulla regolarità di alcuni lavori eseguiti, ad opera degli inquilini, nei singoli appartamenti.
Che qualcosa, per l’attesissima riqualificazione di Sant’Elia, si stia muovendo?
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Lo sapevate? Il museo più piccolo d’Italia si trova in Sardegna
A volte per sognare in grande bastano piccole cose, o, in questo caso, piccole case.
A volte per sognare in grande bastano piccole cose, o, in questo caso, piccole case. Quella di Mario Sotgiu in corso Garibaldi numero 6 ad Arzachena è di appena 24 metri quadrati e non è proprio una casa, ma un museo, il più d’Italia, dal nome “La scatola del tempo”. Nel mondo solo a New York esiste uno spazio espositivo più piccolo di questo.
Nel museo di Mario Sotgiu sono contenuti 5 mila anni di storia della Gallura. Lui è un tipografo e la sua “Scatola del tempo” non poteva quindi che essere un museo tipografico, che racconta la storia di un intero territorio, la Gallura, con foto, documenti e mappe.
Il museo è aperto sette giorni su sette ed è gratuito. Da quando è stato aperto tre anni fa lo hanno visitato migliaia di turisti. Al suo interno un libro dove lasciare un pensiero a Mario e una scatola delle offerte, purtroppo trafugata ben due volte.
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