Lo sapevate? Che paesi dell’interno attraversò DH Lawrence quando cento anni fa visitò la Sardegna?

Lo sapevate? Che paesi dell’interno attraversò DH Lawrence quando cento anni fa visitò la Sardegna? (TERZA PUNTATA) Cento anni fa il grande scrittore inglese e la moglie visitarono la Sardegna: nelle prime due puntate abbiamo visto quali furono i
Lo sapevate? Che paesi dell’interno attraversò DH Lawrence quando cento anni fa visitò la Sardegna?
(TERZA PUNTATA) Cento anni fa il grande scrittore inglese e la moglie visitarono la Sardegna: nelle prime due puntate abbiamo visto quali furono i motivi di questa visita e l’arrivo a Cagliari, dove i due coniugi inglesi ebbero modo di conoscere la città di allora. Oggi scopriremo quali località isolane furono toccate da Lawrence e la moglie Frieda, che cosa visitarono e cosa mangiarono. Il resoconto della visita diventò poi un libro, una sorta di antesignana guida turistica, il bellissimo Sea and Sardinia, Mare e Sardegna.
Il resoconto inizialmente fu pubblicato a puntate per una rivista americana, poi venne edito in volume a New York da Thomas Seltzer (illustrazioni di Jan Juta). Quel che viene fuori è una delle più singolari descrizioni del Novecento della nostra isola, un’isola che era unica, affascinante e speciale nel suo essere al di fuori da tempo e spazio. Quella che visitarono i due era una Sardegna molto povera, con un’economia quasi esclusivamente agro pastorale, senza dimenticare che l’Italia era uscita da appena tre anni da una Prima Guerra Mondiale terribile, che aveva minato l’economia del Paese.
Il viaggio nell’isola durò dalla mattina del 6 alla sera del 10 gennaio.
Dopo Cagliari, Lawrence e la moglie andarono a Mandas, in treno, lungo l’attuale percorso del Trenino Verde, quindi a Sorgono, Tonara, Gavoi, Nuoro e infine Terranova-Olbia, passando per Orosei e Siniscola.
Lawrence e la moglie viaggiarono su una carrozza dell’odierno Trenino Verde, allora delle Complementari, una Bauchiero in legno e ottone del 1913, a bordo della quale, in terza classe, lo scrittore scoprì l’entroterra sardo tra gli sbuffi di una locomotiva a vapore.
Dopo Cagliari (dormono alla Scala di Ferro) e in giro trovano molte maschere perché è cominciato il Carnevale, a Mandas l’autore de “L’amante di Lady Chatterley” rimase colpito dai muri a secco che dividevano un podere dall’altro e dai cavalli che vi pascolavano. I due coniugi mangiarono minestra di cavolo, maccheroncini, braciola di maiale, uova sode e pane nero. Il giorno dopo colazione con latte di capra, pane nero e caffè. Per pranzo a Sorgono invece i due mangiarono maiale lesso, mentre a cena si accontentarono di minestrone di cavolo, costolette di capretto, e pane. A Tonara i due incontrarono una magnifica processione con costumi tradizionali bellissimi e colorati. A Gavoi pranzo in un bar con brodo e cinghiale lesso. Le persone intorno sono molto cortesi ed educate. Tante maschere anche a Nuoro, dove mangiano una bistecca e manzo fritto. Patate e cavolfiore come contorno, poi mandarini (ma lo scrittore non fu contento di questo pasto). A Siniscola in una locanda mangiarono brodo e carne lessa, uova fritte, formaggio e arance. A Terranova, l’odierna Olbia, a bordo cenarono con sardine, cioccolata e pane.
I viaggi verso l’interno, in treno e in pullman, risultarono estenuanti e sicuramente poco confortevoli, ma sempre animati dalla vivacità degli abitanti e dai colori dei paesaggi. Incontrarono persone ospitali e gentili, ma anche rozze e maleducate. Il paesaggio intorno cambiava a seconda delle zone attraversate: a tratti arido e simile a quello dei paesi arabi, con palme e chiese più simili a moschee e piccole case in terra cruda, a tratti aspro e selvaggio, con ricchi boschi, colline e montagne che poi lasciano spazio a lande desolate, simili in parte a quelle della sua terra (fosse arrivato d’estate difficilmente avrebbe avuto questa sensazione).
Lawrence con il suo viaggio semi avventuroso capì una cosa molto importante e che tanti altri viaggiatori stranieri arrivati dopo di lui successivamente riscontrarono: che “la Sardegna è un’altra cosa” rispetto all’Italia: è “più ampia, molto più consueta, nient’affatto irregolare, ma che si perde in lontananza”. Qui domina lo spazio che si traduce in “distanze da viaggiare”, simili alla “libertà stessa”.
Del suo viaggio in Sardegna, Lawrence conservò il ricordo dolceamaro di una terra diversa, molto difficile da definire, affascinante e oscura allo stesso tempo. Fu così che il suo diario di viaggio diventò un libro dal titolo “Sea and Sardinia” pubblicato nello stesso anno dall’editore americano Seltzer dopo il successo del “racconto a puntate” per un giornale. Una guida turistica ante litteram sulla Sardegna che ancora conserva un fascino eccezionale.

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