La Cagliari che non c’è più: San Domenico, la chiesa più bella della città, distrutta nel 1943
(PHOTOGALLERY) Chi la ricorda l'ha definita una delle chiese più belle di Cagliari e di tutta la Sardegna. Era un esempio eccezionale di stile gotico catalano, per le sue volte, per il chiostro (una parte si è salvata) ma venne spazzata via dalle bombe alleate nel maggio del 1943. Guardate com'era.
Chi la ricorda l’ha definita una delle chiese più belle di Cagliari e di tutta la Sardegna. Era un esempio eccezionale di stile gotico catalano, per le sue volte, per il chiostro (una parte si è salvata) ma venne spazzata via dalle bombe alleate nel maggio del 1943.
Fondato nella seconda metà del XIII secolo ai margini del borgo di Villanova, il convento di San Domenico raggiunse la sua massima espansione nel corso della seconda metà del Cinquecento, in seguito all’attuazione di un lungo processo di ammodernamento e di ampliamento della fabbrica conventuale, innescato dall’introduzione nel cenobio della Riforma domenicana (1566). In questo contesto dovette probabilmente inserirsi anche la realizzazione delle due grandi crociere a diciassette e cinque chiavi che coprivano l’aula della chiesa.
Nel 1943 il convento venne raggiunto da due gruppi di bombe che, esplodendo all’interno della chiesa, provocarono la caduta della copertura e della maggior parte delle pareti verticali dell’aula, causando ingenti danni anche al chiostro. La chiesa fu ricostruita leggermente sopraelevata con altre forme ma le sue splendide volte andarono perdute. Sotto la nuova chiesa si conservano solo alcuni ambienti della vecchia struttura e una parte del chiostro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Sardegna in uno scatto: la bandiera dei Quattro Mori tra i pesci e l’acqua cristallina del nostro mare

Ringraziamo per la concessione degli scatti il fotografo Davide Loi.
Un’immersione nei colori e nell’identità più autentica della Sardegna. È ciò che trasmettono gli straordinari scatti sottomarini realizzati da Davide Loi nelle acque trasparenti di Costa Rei, proprio ieri.
Tra banchi di pesci e giochi di luce che filtrano dall’alto, a sventolare sott’acqua è la bandiera dei Quattro Mori, simbolo per eccellenza dell’isola. Immagini che raccontano tutto il fascino del mare sardo, ma anche il profondo legame con la terra e la cultura locale.
Cosa può rappresentare meglio la Sardegna di così? Tra natura incontaminata e orgoglio identitario, lo scatto di Loi è molto più di una semplice fotografia: è un tributo visivo all’anima sarda.

© RIPRODUZIONE RISERVATA