In Sardegna si registrano oggi 275 ulteriori casi confermati di positività al COVID, sulla base di 2231 persone testate. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 2741 test.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 21 (lo stesso numero di ieri).

I pazienti ricoverati in area medica sono 134 (+3 rispetto a ieri).

7135 sono i casi di isolamento domiciliare (+ 34 rispetto a ieri).

Si registrano 5 decessi: un uomo di 50 anni, residente nella Provincia di Oristano; 4 uomini residenti nella Città Metropolitana di Cagliari, rispettivamente di 69, 77, 84 e 90 anni.

Dopo quasi due settimane dall’incendio doloso che ha colpito duramente Punta Molentis, uno dei gioielli naturalistici del Sud Sardegna, da domani sarà nuovamente possibile raggiungere la spiaggia anche via terra. La notizia arriva dal sindaco Gianluca Dessì, che ha ufficializzato la revoca dell’ordinanza di chiusura emanata il giorno successivo al devastante rogo del 27 luglio.

L’incendio, che ha causato panico tra cittadini e turisti, ha invaso rapidamente l’area, rendendo impossibile qualsiasi via di fuga se non quella via mare, con l’aiuto di imbarcazioni e gommoni. Fortunatamente, grazie all’intervento coordinato delle forze di soccorso, tutte le persone presenti sono state messe in salvo senza feriti.

La fase di bonifica del territorio si è conclusa dopo quattro giorni intensi di lavoro, durante i quali sono state rimosse anche le auto danneggiate dal fuoco. A partire da domani, una società specializzata guiderà i visitatori nella gestione dei parcheggi, garantendo un accesso ordinato e sicuro.

Il sindaco Dessì ha dato la notizia attraverso i suoi canali social, commentando: “Questa è una notizia di grande rilievo, perché significa che stiamo rilanciando un angolo di paradiso del nostro territorio. Saremo più vigili e attenti, ma sono convinto che questa riapertura rappresenti la ripartenza che tutti aspettavamo. Con la collaborazione della Regione, lavoreremo per riportare Punta Molentis al massimo splendore.” Un segnale positivo per residenti e turisti, pronti a tornare a godere di uno dei luoghi più suggestivi della Sardegna, ora più che mai sotto tutela e cura.