Incendi nell’oristanese: Salmo dona 10.000 ulivi alla Sardegna

Il gesto di solidarietà del cantante sardo è stato comunicato dalla Croce Rossa Italiana con un post su Facebook: “Le difficoltà tirano fuori il vero carattere dei sardi”.
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Salmo, il celebre rapper di Olbia, ha donato diecimila ulivi da piantare nel territorio di Oristano, in Sardegna, devastato dagli incendi nei giorni scorsi.
Sempre Salmo, dopo il grande concerto Waterworld, aveva mostrato solidarietà alle persone che avevano perso case, terreni e bestiame. Lo aveva fatto lanciando l’idea di un concerto benefico.
Il gesto di solidarietà del cantante sardo è stato comunicato dalla Croce Rossa Italiana con un post su Facebook: “Le difficoltà tirano fuori il vero carattere dei sardi”.

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Nell’ammorbidente Fabuloso la scritta “profumo di Stintino”, la sindaca: «Faremo causa»

Il Comune di Stintino contro Colgate Palmolive, il caso del nome del paese sul falcone dell’ammorbidente.
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Nell’ammorbidente Fabuloso la scritta “profumo di Stintino”, la sindaca: «Faremo causa».
Il Comune di Stintino contro Colgate Palmolive, il caso del nome del paese sul falcone dell’ammorbidente.
A Stintino è scoppiata una polemica che rischia di finire in tribunale. Tutto nasce dalla decisione della multinazionale Colgate-Palmolive di inserire la celebre località sarda in una linea di ammorbidenti Fabuloso, lanciata la scorsa primavera e dedicata a diverse mete turistiche italiane di grande richiamo. Tra le profumazioni proposte ai consumatori compare infatti quella definita profumo di Stintino, presentata come un’essenza capace di evocare la bellezza del mare cristallino e l’incanto delle spiagge che hanno reso famosa la cittadina. Ma l’operazione di marketing non è stata accolta con entusiasmo dalle istituzioni locali. La sindaca Rita Vallebella, avvocata e prima cittadina di Stintino, ha annunciato l’intenzione di avviare un’azione legale contro il colosso americano, contestando l’utilizzo commerciale del nome del paese senza alcun riconoscimento economico nei confronti dell’amministrazione comunale. Secondo quanto sottolinea la sindaca, la legge distingue chiaramente tra l’uso privato e quello a fini di profitto: se chiunque può immortalare un paesaggio o conservarne l’immagine, quando si tratta di sfruttare il nome di una località per una campagna pubblicitaria o un prodotto, è previsto il pagamento di un corrispettivo che non può essere ignorato.
E nel mirino non c’è solo Colgate-Palmolive: a finire sotto accusa, sempre per lo sfruttamento del brand Stintino senza autorizzazione, è anche Samsung, che in passato avrebbe utilizzato la denominazione all’interno di una propria strategia commerciale. La vicenda, che lega turismo, immagine e diritti di utilizzo dei toponimi, ha già acceso un vivace dibattito. Da un lato la promozione indiretta che un marchio internazionale può garantire a un territorio, dall’altro la tutela legittima degli interessi economici e identitari di un Comune che difende il proprio nome e la propria immagine da un utilizzo considerato improprio. L’eventuale causa potrebbe aprire un precedente significativo, non solo per la Sardegna ma per tutte le località italiane che si trovano al centro di operazioni di marketing globale senza che vi sia un ritorno concreto per i territori coinvolti.

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