Cala Luna teatro dell’esercitazione della Commissione Nazionale Speleosubacquea
18 tecnici specializzati nel soccorso speleosubacqueo provenienti da tutta Italia, suddivisi in squadre, hanno operato su uno scenario di intervento che ha previsto la ricerca di 3 subacquei dispersi all’interno del dedalo di condotte sotterranee sommerse, che si sviluppano per oltre 3 chilometri, raggiungendo gli oltre 30 metri di profondità.
E’ stata la bellissima grotta sommersa della risorgenza di Cala Luna il teatro dell’esercitazione della Commissione Nazionale Speleosubacquea svolta nel weekend appena concluso.
18 tecnici specializzati nel soccorso speleosubacqueo provenienti da tutta Italia, suddivisi in squadre, hanno operato su uno scenario di intervento che ha previsto la ricerca di 3 subacquei dispersi all’interno del dedalo di condotte sotterranee sommerse, che si sviluppano per oltre 3 chilometri, raggiungendo gli oltre 30 metri di profondità.
Alle prime squadre è stato affidato il compito di fissare la sagola guida lungo tutto il percorso, una sorta di ‘filo d’arianna’ indispensabile per la progressione in sicurezza in una grotta sommersa, anche in condizioni di scarsa visibilità. Inoltre, sono state posizionate anche delle bombole di riserva necessarie a garantire un’autonomia prolungata durante le operazioni di ricerca.
Le squadre successive si sono alternate nella perlustrazione della cavità e delle varie diramazioni laterali fino all’individuazione dei dispersi.
L’andamento stretto e particolarmente articolato della grotta ha richiesto l’ausilio di attrezzature di supporto alla progressione, quali appositi scooter subacquei, che rendono più rapido l’avanzamento sott’acqua e dei rebreather, sistemi di respirazione subacquea a circuito semi-chiuso e chiuso che consentono di ridurre notevolmente i consumi delle miscele respiratorie.
Le operazioni sono state rese più difficoltose dalla visibilità ridotta generata dell’aloclino, fenomeno dell’unione di acqua salata con quella dolce che proviene dal fiume sotterraneo del #Complessocarsico del #SupramonteOrientale.
Durante tutte le operazioni sono state osservate scrupolosamente le normative anti-covid e le linee guida emanate dalla Scuola Nazionale Tecnici Speleosubacquei, appositamente elaborate per operare in sicurezza, con specifiche procedure di sanificazione delle attrezzature.
Questo evento ha rappresentato un esempio di intervento complesso che richiede una sinergia tra diverse specializzazioni e competenze, oltre ad essere stato un importante momento addestrativo per tutti i tecnici intervenuti.
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Ploaghe, colpo alle poste da 25mila euro
Colpo da 25mila euro all’ufficio postale di Ploaghe. Ieri notte verso le 2.30 del mattino un commando ha portato via la cassaforte dopo averlo divelto con l’uso di una terna da scavo rubata qualche giorno fa a Osilo.
La cassaforte è stata poi caricata su un autocarro a bordo del quale i malviventi sono scappati.
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