Tenta di truffare un 71enne con la “truffa dello specchietto” ma viene smascherato: denunciato un 37enne

La vittima prescelta (male) non si è accontentato di gioire dello scampato pericolo, ma si è recato dai carabinieri ai quali ha fatto un’accurata denuncia, nella quale inseriva anche il numero di targa dell’auto del protagonista dello sfortunato raggiro.
Oggi, a conclusione di attività d’indagine conseguente alla denuncia querela presentata da un 71enne nato e residente a Ortacesus, i Carabinieri di Senorbì hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per il reato di tentata truffa aggravata, un 37enne nato a Biancavilla (CT) ma residente ad Adrano (CT), gravato da numerose precedenti analoghe denunce e in atto sottoposto a misure di prevenzione personale, in relazione alla sua nota pericolosità sociale.
Nello specifico, il 23 marzo scorso sulla SS128 il secondo aveva tentato di truffare il primo, simulando il danneggiamento dello specchietto della propria autovettura e facendo credere alla vittima che l’evento fosse da attribuirsi a sue responsabilità. In sostanza al passaggio della Yaris della vittima predestinata, scelta forse in quanto anziana, il truffatore in pectore aveva lanciato un sassolino sulla carrozzeria dell’auto in transito.
Il 71enne si era fermato ed era stato raggiunto dal catanese che aveva lamentato presunti danni subito dallo specchietto retrovisore della propria Fiat Punto, parcheggiata a bordo strada. Sarebbe stato il malaccorto utente della strada ad avergli procurato il danno per la riparazione del quale chiedeva sull’unghia la somma di cento euro. L’anziano non cadeva nella trappola e anzi contestava vigorosamente l’impostore che non poteva far altro che allontanarsi.
La vittima prescelta (male) non si è accontentato di gioire dello scampato pericolo, ma si è recato dai carabinieri ai quali ha fatto un’accurata denuncia, nella quale inseriva anche il numero di targa dell’auto del protagonista dello sfortunato raggiro. Lo riconosceva poi con certezza, avendolo ben visto in volto, in un albo fotografico che i carabinieri sottoponevano alla sua attenzione. Se il truffatore andava cercando un fesso da gabbare, nella circostanza non aveva proprio avuto occhio clinico. In quanto a “occhio” il suo occasionale interlocutore gli faceva davvero barba e capelli. La truffa dello specchietto, diffusa in altre località del territorio nazionale, non è usuale da noi e l’esordio per quel forestiero non è stato molto incoraggiante.

© RIPRODUZIONE RISERVATA