La macchina della solidarietà si è messa in moto con una direzione precisa: Bitti, il comune nuorese messo letteralmente in ginocchio dal maltempo che si è abbattuto nel weekend sulla nostra Isola.

Anche Gairo nella lista dei centri che stanno dando una mano ai bittesi in questi giorni di morte, lacrime e fango. Questa mattina alle 5, infatti, alcuni volontari gairesi sono partiti per raggiungere il piccolo centro devastato dalla furia dell’acqua e aggiungersi alle numerose persone che in questo momento stanno cercando di aiutare la comunità barbaricina a rialzarsi dopo tanto dolore e distruzione. 

Sono tante, poi, le imprese di Gairo che con piccoli gesti di solidarietà stanno dimostrando vicinanza al paesino nuorese in difficoltà. Tra queste, il Bar Sardegna di Daniele Agus, che ha offerto la colazione al gruppo di volontari, la ditta Edilizia Generale Scattu Damiano, che ha reso disponibili gratuitamente i suoi mezzi  e l’Emporio di Alessandra Sirigu che ha donato vestiario e attrezzatura da lavoro alla causa. 

Il sindaco Lorrai ha così commentato: «Fieri e orgogliosi di voi. Portate la nostra solidarietà e vicinanza agli amici di Bitti in questo difficile momento». 

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.