Un lungo applauso da parte dei dipendenti ha dato il benvenuto ai clienti alle 9 di stamattina: Decathlon ha ufficialmente aperto i battenti a Cagliari, nel centro commerciale “I Fenicotteri” di Santa Gilla, in via San Simone 60 (ex Auchan). Il colosso francese dell’abbligiamento e attrezzatura sportivi ha esaudito i desideri di tantissime persone che attendevano ormai da anni l’apertura ufficiale, annunciata da tempo ma ritardata per via dell’emergenza Covid-19.

Dunque ora tutti coloro che andavano a Sassari o ad Olbia per comprare nei punti vendita già presenti lì, non dovranno più fare tanti chilometri. Con Cagliari, infatti, Decathlon ha tre punti vendita in Sardegna. Nel negozio di via San Simone, il più grande dell’isola (3600 metri quadri di vendita), sono state assunte 70 persone, tutti giovani.

Nei volti dei dipendenti si nota tanto entusiasmo per essere stati assunti da un’importante catena di negozi famosa in tutto il molto. E stamattina la fila di persone in attesa di poter entrare era abbastanza lunga, anche se non lunghissima, essendo comunque un giorno lavorativo. Tanti sono arrivati presto sperando di riuscire ad entrare per primi. Causa Covid, come si sa, gli ingressi sono contingentati. All’interno del negozio possono esserci un massimo di 400 persone per volta.

«Avere aperto Decathlon è sicuramente una buona cosa – dice Antonio M. di Nuoro ma residente a Cagliari – In tempi di globalizzazione è importante che ci sia un negozio come questo che ha prezzi concorrenziali e ottima qualità dei prodotti. È un’opportunità per Cagliari».

Stesso entusiasmo anche per Marco Meleddu e Noemi Antonelli, due giovani cagliaritani, che nel video dicono di aver atteso da tanto questo giorno.

Il punto vendita sarà aperto tutti i giorni con orario continuato dalle 9 alle 21. Decathlon è un’azienda francese che riunisce sotto il suo marchio oltre 1500 negozi di articoli sportivi a livello mondiale. L’attività iniziò con un negozio vicino Lille in Francia nel 1976. Si espanse in Germania nel 1986, in Italia nel 1993 e nel Regno Unito nel 1999.

Sventato il dramma di 1.465 licenziamenti: dopo una riunione no-stop di 12 ore trovato l’accordo Air Italy.

Finalmente è arrivato l’accordo di cassa integrazione per 10 mesi: con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Regioni Sardegna e Lombardia, grazie all’intesa vengono garantiti tutti i diritti retributivi e vengono mantenute le professionalità certificate ed in tempi brevissimi verranno presentati i programmi di riqualificazione.