Vittorio Sgarbi in visita a Baunei. Dove la “Capra” è il simbolo positivo della comunità

Ieri sera il critico d’arte Vittorio Sgarbi – in questi giorni in vacanza in Ogliastra – ha fatto visita alle botteghe dell’Associazione Craba di Baunei. «Non potevamo avere rappresentante più adatto per divulgare l’immagine della Capra nel mondo – spiega
Ieri sera il critico d’arte Vittorio Sgarbi – in questi giorni in vacanza in Ogliastra – ha fatto visita alle botteghe dell’Associazione Craba di Baunei.
«Non potevamo avere rappresentante più adatto per divulgare l’immagine della Capra nel mondo – spiega sui social Mario Mereu, artigiano orafo baunese – Grazie a lui e a chi si è prodigato per fargli respirare un’ aria della Capra….diversa».
Aggiunge il sindaco di Baunei Salvatore Corrias: «Capre sì. Ma capre baunesi, capre ogliastrine. Che se te lo dicono è un complimento».
Se spesso è capitato di sentire usare il termine “Capra” in maniera dispregiativa dal critico d’arte, ieri si è spiegata l’importanza che l’animale ha rivestito nell’economia di Baunei, un’ economia prettamente pastorale per decenni, dove la capra è vista come un animale nobile, a cui la comunità deve tanto.

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Dalla Sardegna agli USA: cellule staminali da sangue cordonale salvano un bimbo americano

Una donazione partita da Cagliari ha permesso un trapianto cruciale a Cincinnati.
Un lungo viaggio intercontinentale, da Cagliari a Cincinnati, ha segnato la speranza di vita per un bambino statunitense di appena un anno, affetto da una rara patologia genetica. Protagoniste di questa storia sono un’unità di cellule staminali da sangue cordonale, prelevata in Sardegna e utilizzata con successo per un trapianto salvavita negli Stati Uniti.
Il prelievo, come riporta il quotidiano L’Unione Sarda, è avvenuto lo scorso aprile presso la Banca del Sangue Cordonale (BSC) dell’Arnas Brotzu, guidata dal dottor Mauro Carta. L’unità è stata spedita al Centro Trapianti di Cincinnati, dove è stata impiegata nel trattamento del piccolo paziente. L’intervento, reso possibile grazie alla collaborazione tra la struttura cagliaritana e il registro americano NMDP (National Marrow Donor Program), è stato coordinato con il supporto del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR).
La donazione, frutto della generosità di una famiglia sarda, ha avuto un esito positivo, senza complicanze rilevanti nel decorso post-operatorio. Un gesto semplice ma straordinario, che ha permesso di trasformare quello che spesso viene scartato – il sangue contenuto nel cordone ombelicale – in una risorsa preziosa per la medicina. Le cellule staminali ematopoietiche contenute nel cordone ombelicale rappresentano oggi una valida opzione per il trattamento di numerose patologie, in particolare nel campo dell’onco-ematologia pediatrica.

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