“Corso di Primo Soccorso Pediatrico”: sarà online e in linea con gli aggiornamenti anti-Covid

"Corso di Primo Soccorso Pediatrico" - Webinar
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Ti sei mai chiesto/a come reagiresti se un bambino, parente o meno, davanti a te si sentisse male? Gli incidenti domestici, ad esempio, sono molto comuni tra lattanti e bambini, per questo è indispensabile sapere esattamente come comportarsi. La soluzione è alla portata di mano di tutti con il nostro Corso di Primo Soccorso Pediatrico, disponibile adesso anche online.
Questo corso di permetterà di imparare a gestire vari generi di emergenze che possono interessare i bambini e lattanti: intossicazioni, convulsioni, folgorazione, crisi respiratoria, perdita di coscienza e molto altro ancora… Che tu sia un genitore o un parente, un’insegnante, un operatore del settore infantile, questo corso è una guida indispensabile per tutti e tutte che vi assisterà nei casi di emergenza-urgenza! Al termine del corso viene rilasciato l’attestato di partecipazione per il singolo partecipante.
Il docente del corso è il dottor Sergio Rassu che ha una esperienza di oltre quaranta anni, in particolare nel settore dell’emergenza, avendo lavorato presso il Pronto Soccorso di Sassari per venti anni, quindi è stato chiamato nel 2000 a dirigere il Pronto Soccorso e l’Osservazione Breve Intensiva del Presidio Ospedaliero di Ozieri e nel 2010 è stato richiamato per dirigere il Pronto Soccorso e la Medicina d’Urgenza del Presidio Ospedaliero di Sassari che ha diretto sino al 2015. Attualmente è impegnato nella realizzazione di corsi di formazione, tra cui un progetto formativo di medici ed infermieri nella provincia dello Yunnan in Cina ed è consulente tecnico del Pubblico Ministero del Tribunale di Sassari.
Info ed iscrizioni: [email protected] Tel. 079 274573; 345 6057081; 338 2202502; Corso di Primo Soccorso Pediatrico | Corsi OnLine – RAHP

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Chi è Giuseppe Ignazio Loi, il pastore sardo che ha sfilato per Antonio Marras e recitato con Diego Abatantuono?

La Milano Fashion Week ha avuto un protagonista inatteso e straordinario: Giuseppe Ignazio Loi, il pastore sardo di 84 anni che, dopo il film con Diego Abatantuono, Geppi Cucciari, Aldo Baglio e Virginia Raffaele, ha sfilato anche per lo stilista algherese.
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Chi è Giuseppe Ignazio Loi, il pastore sardo che ha sfilato per Antonio Marras e recitato con Diego Abatantuono?
La Milano Fashion Week ha avuto un protagonista inatteso e straordinario: Giuseppe Ignazio Loi, il pastore sardo di 84 anni che, dopo il film con Diego Abatantuono, Geppi Cucciari, Aldo Baglio e Virginia Raffaele, ha sfilato anche per lo stilista algherese.
Giuseppe Ignazio Loi è un pastore di Terralba e, con il suo passo fiero e il volto segnato da sole e vento, ha portato in passerella l’autenticità più pura della Sardegna. Ottantaquattro anni e un’esistenza interamente trascorsa in campagna, prima come servo pastore e poi con un gregge tutto suo, Loi ha rotto ogni schema, conquistando i riflettori di un evento internazionale con la sua forza genuina e la sua storia unica.
La scelta di Antonio Marras non è stata casuale. Lo stilista di Alghero ha voluto che Loi sfilasse per la sua collezione primavera estate 2026 non per la sua avvenenza, ma per il suo valore simbolico. Marras ha spesso ribadito come il Mediterraneo e la Sardegna siano un crocevia di culture, terre dove la bellezza va preservata e condivisa. Per questo, Loi è stato definito un “ambasciatore della bellezza che va preservata”, rappresentando quei valori di forte radicamento alla terra che lo stilista condivide e porta avanti nel suo lavoro.
Il percorso di Giuseppe Ignazio Loi è inaspettato e va ben oltre le passerelle. La sua fama è legata a una storia di resistenza e amore per le proprie origini: è infatti tra i protagonisti, insieme all’attore Diego Abatantuono, del film La vita va così di Riccardo Milani.
La pellicola, in uscita nelle sale il 23 ottobre, racconta la storia vera del pastore Ovidio Marras, che si oppose per decenni alle pressioni di un potente gruppo immobiliare che voleva acquistare la sua terra a Capo Malfatano, Teulada. La scelta di Loi per interpretare questa vicenda ha un forte significato: il suo portamento e la sua vita dedita alla campagna lo hanno reso l’interprete ideale di un gesto che, come ha ricordato Marras, “ci rappresenta. Una storia che ci appartiene”.
Dalle campagne di Terralba alle passerelle di Milano, fino al grande schermo, la storia di Giuseppe Ignazio Loi dimostra che la vera bellezza risiede nell’autenticità e nella capacità di farsi simbolo di valori profondi.

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