Nella mattinata del 27 luglio, gli Agenti del Commissariato di Orgosolo, durante un servizio mirato a intercettare i responsabili di un’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco, hanno intercettato un’auto con a bordo tre soggetti che fuggivano – non rispettando l’alt –, mettendo in pericolo i passanti e gli operatori stessi.

In Corso Repubblica, di due dei tre si sono perse le tracce: scesi dall’auto, hanno continuato la folle corsa a piedi dileguandosi nei vicoli. A essere identificato, solo il conducente, un 27enne, sottoposto ad accertamento etilometrico – poi risultato positivo.

Nell’abitacolo, 1 proiettile cal. 9×21, 1 coltello modello pattadese di 22 cm complessivi e 3 calze a rete modello gambaletto di colore nero.

Il 27enne è stato arrestato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e contestualmente denunciato per guida in stato di ebbrezza, porto di armi ed oggetti atti ad offendere e favoreggiamento personale ex art. 378 c.p.

La Squadra Mobile di Cagliari e i funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) di Cagliari hanno sottoposto a sequestro diamanti grezzi per un valore di circa 800.000 euro, con un’evasione di imposta pari a 176.000 euro.

La vicenda trae origine dall’attività di indagine svolta dalla squadra mobile di Cagliari dopo la rapina di 21 pietre preziose grezze, avvenuta nel mese di settembre 2019.

Dagli accertamenti effettuati dai funzionari ADM di Cagliari, è risultato che i diamanti grezzi sono stati introdotti irregolarmente nel territorio doganale dell’Unione Europea, non essendo stata presentata alcuna dichiarazione doganale di importazione, né essendo state fornite le certificazioni internazionali, attestanti la legittima provenienza delle pietre.

La mancanza delle condizioni indicate nelle convenzioni internazionali e nella legislazione UE e nazionale per la regolare importazione dei diamanti, per un valore stimato di circa 800.000 euro, comporta la nascita dell’obbligazione tributaria con conseguente pretesa dell’amministrazione finanziaria a ricevere il pagamento dei diritti doganali pari a 176.000 euro.

L’operazione condotta congiuntamente dai funzionari ADM e dalla Polizia di Stato si inserisce all’interno della fattiva collaborazione intrapresa fra autorità e organismi nazionali al fine di prevenire e contrastare l’evasione tributaria e gli illeciti extratributari nei settori di rispettiva competenza.