Nella nottata, in seguito a una segnalazione al 112 di un forte rumore, i Carabinieri della Compagnia di Isili sono intervenuti nell’abitato di Orroli (SU) dove hanno trovato un uomo, a piedi, in stato confusionale, gravemente ferito ad entrambe le mani verosimilmente a causa dell’esplosione di un ordigno.

Gli accertamenti hanno consentito di ricollegare il tutto ad un’abitazione privata nelle vicinanze, al cui interno i militari hanno trovato numerose tracce di sangue ed altri elementi utili per lo sviluppo delle indagini. Gli artificieri del Comando Provinciale di Cagliari si sono occupati della bonifica e messa in sicurezza dell’intera area e dell’abitazione.

Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Orroli e dell’Aliquota Operativa del Norm di Isili, condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Cagliari, dovranno far luce sulla dinamica dei fatti per risalire all’identificazione e alla provenienza dell’ordigno che ha causato l’esplosione a seguito della quale l’uomo, un 50enne, risulta ricoverato presso l’ospedale Marino di Cagliari, non in pericolo di vita, per le gravi lesioni riportate ad entrambe le mani.

A trovarli è stato uno dei figli che non riusciva a mettersi in comunicazione con loro. Lei, malata da anni, allettata con le bombole d’ossigeno, 59 anni, e lui, ex carabiniere sardo in pensione, ex appuntato al Norm di Osimo, 60 anni.

Il terribile episodio è avvenuto in provincia di Ancona. Si pensa che l’uomo fosse caduto in depressione a causa della lunga malattia della moglie. L’ex carabiniere ha ucciso lei e poi si è suicidato, due colpi della stessa pistola.

Sul posto i Carabinieri di Osimo, del reparto operativo di Ancona, della scientifica e i sanitari della Potes di Osimo.