Erano le ore 15 del 30 dicembre 2019, quando a Carbonia, in via Dalmazia, una giovane aveva preso di mira un’anziana signora, pensionata del posto, per portarle via i soldi e qualche monile in oro. La vittima era in procinto di attraversare la strada quando è stata aggredita alle spalle e afferrata per la borsetta che aveva a tracolla, contenente tutti i suoi effetti personali.

Strattonata e spinta con forza, nel tentativo di vincere la resistenza opposta, l’anziana era caduta rovinosamente a terra. La malvivente, tuttavia, desisteva solo per il sopraggiungere di alcune autovetture e, per la paura di essere scoperta, si allontanava velocemente dal luogo del misfatto, facendo perdere le proprie tracce.

I carabinieri della locale stazione, che nel frattempo erano impegnati in un servizio perlustrativo nelle immediate vicinanze, inviati sul posto dalla centrale operativa della compagnia, hanno trovato a terra la 73enne, che ha raccontato loro di essere stata aggredita alle spalle da una ragazza che era poi fuggita.

Subito soccorsa e dopo aver fatto intervenire i sanitari sul posto, raccolte le prime sommarie indicazioni della vittima, è scattata la caccia alla rapinatrice. La pensionata è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, dove è stata riscontrata una grave lussazione alla spalla sinistra e contusioni varie. I carabinieri hanno avviato le indagini per tentata rapina aggravata.ù

Dai primi elementi indiziari raccolti, i sospetti degli investigatori erano stati immediatamente orientati dalle descrizioni fatte dalla vittima e da un testimone, i quali nel fornire i dettagli dell’aggressione, avevano sottolineato che il colpevole indossava una lunga gonna ed era scalza. La svolta delle indagini, che ha permesso l’identificazione della giovane è arrivata quando gli investigatori, dopo aver analizzato tali particolari descrittivi, nel corso di un ulteriore sopralluogo, hanno individuato la presenza di una telecamera. Dall’analisi dei video, infatti, i carabinieri hanno estrapolato l’immagine di una giovane scalza e con una lunga gonna.

Nel giro di pochi giorni, si è risaliti all’identità dell’autrice del reato, una minorenne che è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria. Gli investigatori hanno rintracciato, in queste ore, la minore nel campo nomadi di Carbonia, dove è domiciliata. I carabinieri continuano a sviluppare informazioni e dati raccolti, al fine di accertare eventuali analogie con altri reati predatori accaduti in quel periodo.

È il 22 dicembre quando il pensionato porta a passeggio il suo cagnolino. Sono le 5.30, improvvisamente un giovane lo aggredisce per portargli via il borsello nel quale sono contenuti circa 500 euro. L’uomo reagisce, comincia una colluttazione, le urla disperate della vittima alla fine fanno desistere il rapinatore che si dà alla fuga. Come hanno precisato dalla questura per ciò che riguarda le immagini del video, la sequenza è stata tagliata, ma la colluttazione è durata più a lungo, perché la vittima della rapina, un 70enne, pescatore in pensione ha opposto una coraggiosa resistenza.

La Squadra Mobile interviene immediatamente e dopo essere stato soccorso (gli vengono assegnati 30 giorni di cure per le ecchimosi riportate al volto) il pensionato fornisce una decisiva testimonianza che insieme al video di un esercizio commerciale permettono di individuare il colpevole.

Si tratta di Fateh Messadi, Algerino del 2001. Il giovane era giunto in Sardegna con la famiglia nel 2010, minorenne, attualmente però era senza fissa dimora. Gli agenti della Squadra Mobile lo hanno fermato in piazza del Carmine e lo hanno portato in carcere. Messadi era già conosciuto alle forse dell’ordine per alcuni precedenti, in particolare era già stato denunciato in stato di libertà per un’altra rapina compiuta insieme a due complici a novembre in via Newton.

Come ha precisato Pittito, Capo della Squadra Mobile di Cagliari, l’operazione è frutto della collaborazione con la cittadinanza: «Cagliari è una città ancora tranquilla, la percezione dei cittadini è quella di una città in cui si può ancora portare fuori un cagnolino alle 5 del mattino, e l’impegno della Polizia è quello di mantenere questa percezione».