Erano pronti a fare una rapina in un appartamento, ma sono stati bloccati in tempo dagli agenti della Squadra Mobile di Cagliari, sezione Reati contro il patrimonio, che li hanno fermati ieri notte dopo una serie di servizi di appostamento in via Marconi a Quartu Sant’Elena durati un mese.

Tre uomini, tutti pregiudicati, sono stati arrestati. Si tratta di Stefano Cocco, 49 anni di Muravera ma residente a Castiadas, Antonio Atzeri, 34enne cagliaritano ma residente a Sinnai, e Renzo Cogoni, 47enne cagliaritano ma residente a Quartu Sant’Elena.

In particolare, la polizia ha fermato Cogoni e Atzeri che erano appena entrati nell’appartamento e stavano per entrare in azione. Quest’ultimo è stato sorpreso mentre saliva le scale con un cappellino in testa, il cappuccio della felpa a coprire il volto e i guanti. Cogoni è stato bloccato al primo piano con un copricapo in lana. Perquisito, Atzeri aveva con sé una pistola giocattolo senza il tappo rosso, imitazione di una Beretta calibro 9 in uso alle forze di polizia e una corda in nylon.

Successivamente, in via Bizet hanno trovato Cocco a bordo di un’auto, una Mercedes classe C, che secondo i piani dei rapinatori avrebbe dovuto attenderli una volta compiuta la rapina. La perquisizione ha permesso di trovare, tra gli altri, la custodia della pistola giocattolo sequestrata ad Atzeri.

A destare i sospetti degli agenti, il fatto che i tre stazionavano per ore nei pressi di una palazzina, di sera e di notte. Atzeri era sottoposto alla misura cautelare dei domiciliari per aver commesso dei furti, mentre Cogoni è attualmente sottoposto al regime dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Tutti e tre si trovano ora nel carcere di Uta.

Due minorenni sono stati arrestati e trasferiti in una comunità su disposizione del G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Cagliari, su richiesta della Procura. L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura, ha fatto luce su una serie di episodi di violenza avvenuti nella notte del 9 marzo 2025 nel centro storico del capoluogo sardo.

I due giovani sono accusati di aver partecipato, insieme a tre maggiorenni già arrestati lo scorso 30 giugno, a una rapina aggravata, lesioni personali gravi e danneggiamento. Le indagini hanno ricostruito le azioni del gruppo, che avrebbe aggredito un giovane in piazza Sant’Eulalia colpendolo con calci, pugni e un manganello telescopico, per poi derubarlo di una collanina d’oro. La vittima ha riportato ferite giudicate guaribili in 30 giorni.

Poco dopo, il branco si sarebbe spostato in un locale di via Barcellona, dove avrebbe aggredito due clienti e danneggiato gravemente arredi e strutture.

Determinante per l’identificazione dei responsabili è stato il lavoro della Polizia, che ha incrociato le immagini delle telecamere di videosorveglianza con le testimonianze raccolte e i riconoscimenti fotografici, arrivando a ricostruire con precisione la dinamica degli eventi e il coinvolgimento degli indagati.