Sassari a valanga su Roma: la Dinamo domina e vince 108-72 nell’anticipo del Serradimigni
Grandissima vittoria della Dinamo al Pala Serradimigni contro Roma: finisce 108-72 per gli uomini di Pozzecco che travolgono la squadra capitolina
Gli uomini di Pozzecco vincono a mani basse: gara a senso unico al PalaSerradimigni nell’anticipo della 7ª giornata. Dinamo batte Roma 108-72. La resistenza di Roma dura solo un quarto contro i padroni di casa della Dinamo Sassari, che già nella seconda frazione scavano il solco che decide la partita, dilagando poi, dopo la pausa lunga e vincendo 108-72.
Seconda vittoria di fila in campionato per i sardi che dopo l’affermazione esterna contro Cantù si confermano contro la squadra capitolina. In un match in cui Pierre trova 19 pt (top scorer) si affermano un po’ tutti i giocatori del roster con Vitali, Jerrells, Spissu, Evans e Bilan in doppia cifra.
Dinamo Banco di Sardegna e Virtus Roma si sono affrontate fin a questo momento 11 volte, solo due sconfitte per i giganti, tutte maturate in trasferta. Gli uomini di coach Bucchi, attualmente a quota sei punti in classifica, hanno vinto tre delle ultime quattro partite perdendo la scorsa domenica in casa contro Milano. La Dinamo si presenta nell’anticipo della settima giornata di LBA in un momento di buona forma, secondo posto in classifica dietro la capolista Virtus Bologna, due su due nelle ultime sfide e uno score totale di 8 vinte e 2 perse dall’inizio della stagione.
Sassari: Pierre 19, Bilan 16, Spissu 13
Roma: Kyzlink 23, Jefferson 13, Baldasso 10
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Lo sapevate? l’attore cagliaritano Amedeo Nazzari recitò con Fellini e Anna Magnani. Interpretò anche Caravaggio
Salvatore Amedeo Carlo Leone Buffa, in arte Amedeo Nazzari, nato a Cagliari il 10 dicembre del 1907 prese il nome di suo nonno per sfondare nel mondo dello spettacolo. Nacque in via Caprera, in una casa che poi fu abbattuta agli inizi degli anni Cinquanta. A Cagliari gli è stata dedicata la piazza davanti al Teatro Lirico, nel Parco della Musica. Lavorò con Lattuada e Fellini.
Sardi famosi: l’attore cagliaritano Amedeo Nazzari, super divo del cinema italiano.
Salvatore Amedeo Carlo Leone Buffa, in arte Amedeo Nazzari, nato a Cagliari il 10 dicembre del 1907 prese il nome di suo nonno per sfondare nel mondo dello spettacolo.
Nacque in via Caprera, in una casa che poi fu abbattuta agli inizi degli anni Cinquanta.
A Cagliari gli è stata dedicata la piazza davanti al Teatro Lirico, nel Parco della Musica.
Suo padre era proprietario di un pastificio (aveva diversi mulini) ed era una persona benestante, sua madre figlia del presidente della corte d’appello di Cagliari. Il piccolo Amedeo ha solo sei anni quando suo padre muore e la madre si trasferisce con lui e le sorelle a Roma.
Dopo il collegio dai salesiani e gli studi di ingegneria, abbandonati prima della laurea, passa al teatro, sua grande passione fin dalle prime recite scolastiche. L’esordio da professionista avviene nel 1927.
Nel 1935 viene notato da Elsa Merlini, che gli offre una parte nel film che sta per girare. Il film, Ginevra degli Almieri, non sarà un successo, e Nazzari tornerà al teatro. Ancora una volta sarà un’attrice, Anna Magnani, a notarlo soprattutto per la prestanza fisica e ad imporlo nel cast di Cavalleria (1936). Ancora un film in divisa sarà nel 1938 il suo secondo successo di pubblico: Luciano Serra pilota, sempre con la regia di Alessandrini. Iniziano a fioccare le offerte e il suo volto è sempre più conosciuto.
Nel 1941 alla Mostra di Venezia vince la futura Coppa Volpi per il film Caravaggio, pittore maledetto.
Sempre in quell’anno il celebre La cena delle beffe lo consacra definitivamente come “divo” del cinema. Il film, diretto da Alessandro Blasetti, è un dramma in costume che si svolge nella Firenze dei Medici.
Lavorerà con Alberto Lattuada e con Anna Magnani come co-protagonista, nel 1957 viene scelto da un Federico Fellini ormai affermato, per recitare in Le notti di Cabiria un ruolo di divo in decadenza.
Sempre nel 1957 Nazzari sposa Irene Genna, attrice italo-greca, da cui un anno più tardi nascerà la figlia Maria Evelina. Dopo oltre vent’anni di successi, nei ’60 arrivano le prime delusioni: la più grande è il ruolo del principe Salina nel Gattopardo di Visconti, proposto a lui, ma che va poi a Burt Lancaster per ottenere finanziamenti da una casa di produzione americana.
In Italia si apre la stagione d’oro della commedia all’italiana, ma salvo qualche sporadica eccezione, Nazzari si rifiuta di interpretare questo tipo di copioni. Nazzari muore a Roma il 7 novembre del 1979.
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