Primo Tempo. Parte bene il Cagliari con Ceppitelli che anticipa Verre, bloccando la sua azione. Al 12’ grande occasione per i rossoblù: cross lungo verso Simeone, che calcia con l’esterno destro, ma Il Chiolito on coglie impreparato Silvestri. Risponde il Verona con Zaccagni che prova a superare Olsen, ma lo svedese para senza problemi. Volpi nel frattempo fischia il fuorigioco.  Arriva un’altra grande possibilità per il Cagliari: affondo centrale di Nandez che arriva fino ai tre quarti in attesa di Joao Pedro, gli crossa la palla ma il destro di Joao è troppo angolato e va fuori. Al 26’ Rrahmari tocca su corner brivido per Olsen che guarda il pallone passare alto di poco. Mentre il Cagliari, illuminato da un Pellegrini in gran forma e dalla verve di Castro, non solo va in vantaggio con un perfetto cross di El Pata che Joao Pedro devia in rete di testa, ma ha anche una grande opportunità per raddoppiare: al 31’ Rog viene atterrato in area ma l’arbitro non concede il rigore. Una scelta poi confermata dal Var. In chiusura di tempo l’Hellas Verona accelera e sfiora il pareggio con un intervento di Pisacane che respinge il pallone sulla linea di porta con Olsen fuori gioco per un’uscita azzardata su cross di Faraoni.

Cagliari in vantaggio alla Sardegna Arena, dopo un primo tempo brillante, nel quale anche l’Hellas Verona combatte con un pressing continuo senza però trovare grandi occasioni da goal.

Secondo Tempo. Prima palla per il Cagliari e nessun cambio per le compagini. Dopo solo 7 minuti i rossoblù sono vicini al raddoppio con Rog che tira di testa: palla fuori. Primo cambio per il Verona: fuori Verre e dentro Salcedo. Al 62’ un cross sulle righe di Nandez per Simeone che ci arriva di testa, ma Silvestri respinge di pugno. Un Cagliari nervoso e calante concede troppo al Verona: al 66’ Pisacane inciampa sul pallone e spiana la strada a Stepinnski: Olsen non può nulla. Pareggiano gli ospiti. Primo cambio anche per il Cagliari: è il momento di Radja Nainggolan, a cedergli il posto è Lucas Castro. Un secondo tempo in cui i rossoblù arrancano e il Verona pressa e aggredisce. Il Cagliari concede troppi palloni agli avversari. Maran opta per il secondo cambio: esce Cigarini per Oliva.  Il Ninja crea subito un’occasione per il Cagliari: scende fino alla linea di fondo, Simeone al centro dell’area: tira ma la palla finisce sopra la traversa. Ultimo cambio per il Cagliari: esce Rog ed entra Ionita. Trema la compagine rossoblù con un tiro di Salcedo respinto però con sicurezza da Olsen. Ultima sostituzione anche per il Verona: fuori Stepinski e dentro Pazzini.

Volpi concede 3 minuti di recupero, troppo pochi per la Sardegna Arena che fischia la decisione, ma continua ad incitare i suoi.

Finisce in pareggio tra il Cagliari e l’Hellas Verona. Dopo un primo tempo brillante per i padroni di casa, maggior equilibrio nel secondo tempo, con l’Hellas che ha creato occasioni fino a raggiungere il goal.

CAGLIARI (4-3-1-2): Olsen; Cacciatore, Pisacane, Ceppitelli, Pellegrini; Nandez, Cigarini, Rog; Castro; Joao Pedro, Simeone. A disposizione: Aresti, Rafael, Lykogiannis, Pinna, Walukiewicz, Birsa, Deiola, Oliva, Ionita, Nainggolan, Cerri, Ragatzu. Allenatore: Maran.

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Dawidowicz, Gunther; Faraoni, Veloso, Amrabat, Lazovic; Zaccagni, Verre; Stepinski. A disposizione: Berardi, Radunovic, Vitale, Henderson, Pazzini, Kumbulla, Danzi, Salcedo, Pessina, Empereur, Tutino, Adjapong. Allenatore: Juric.

Arbitro: Volpi di Arezzo
Ammoniti: Castro (C), Stepinski (V), Dawidowic (V), Pellegrini (C)
Espulsi:
Marcatori: 29′ Castro(C)

Una passeggiata come tante nella caletta di Capo Pecora si è trasformata in un salvataggio eroico che ha commosso l’Italia intera. Protagonisti un bambino e suo padre, che hanno trovato una tartaruga marina intrappolata in una fune legata alla pinna, vittima dell’inquinamento umano.

Il piccolo, vedendo l’animale soffrire, ha subito chiesto al padre di chiamare la Capitaneria di porto, ma il telefono non aveva campo. Senza esitazione, il bambino ha tagliato la corda e preso in braccio la tartaruga, camminando a lungo verso un punto di mare pulito e calmo. La tartaruga, apparentemente consapevole delle buone intenzioni, non si è dimenata e alla fine è stata rimessa in acqua, nuotando verso il largo. Il pianto iniziale del bambino si è trasformato in gioia, mentre la tartaruga riprendeva la sua libertà.

Le immagini del salvataggio, diffuse sui social, hanno rapidamente fatto il giro del web, trasformando i due protagonisti in veri e propri eroi del giorno per la sensibilità ambientale. Un gesto che ricorda quanto l’inquinamento rappresenti una minaccia costante per la fauna marina e sottolinea l’importanza di educare i più giovani al rispetto della natura.

Papà e figlio hanno mostrato con semplicità quanto un piccolo atto di coraggio e attenzione possa fare la differenza, diventando una lezione di vita sulla cura e la tutela dell’ambiente.