La Bombonera di Buenos Aires è letteralmente venuta giù quando il tecnico Gustavo Alfaro ha chiamato il cambio per Naithan Nandez, all’ultima partita con la maglia gialloazzurra.

Una vera e propria standing ovation per il centrocampista uruguayano osannato dai suoi ormai ex tifosi. «Uruguayo, uruguayo, uruguayo!» ha gridato il popolo xeneize compatto per tributare l’ultimo saluto al numero 15 di Punta del Este in procinto di vestire la maglia del Cagliari.

La sua ultima gara in Argentina è andata benissimo: il Boca ha superato l’Atletico Paranaense per 2-0 e vola ai quarti di finale della Copa Libertadores dopo un complessivo 3-0.

Ora il mediano uruguayano prenderà un aereo per l’Italia. Dopo le visite mediche e la firma sarà un giocatore rossoblù. 

La Sardegna torna a brillare sul ring tricolore grazie a Nicola Mancosu, nuovo campione italiano dei pesi gallo. Il pugile trentenne originario di Villamassargia ha conquistato il titolo nazionale battendo ai punti, con verdetto unanime, il toscano Claudio Grande, già in passato detentore della cintura nella stessa categoria.

Foto di Fabio Bozzani dal profilo FPIBoxe

Il match si è disputato sabato 13 luglio a Sequals, in Friuli-Venezia Giulia, nell’ambito della prestigiosa XXXVIII edizione del Trofeo Primo Carnera, una delle manifestazioni più importanti nel panorama pugilistico italiano. La serata è stata organizzata da Promo Boxe Italia di Mario Loreni, con il patrocinio della Federazione Pugilistica Italiana (FPI).

Mancosu ha messo in mostra tenacia, lucidità tattica e un’ottima condizione fisica, imponendosi sul ring per 96-93, 96-93, 96-93 al termine delle dieci riprese. Un verdetto che non lascia spazio a dubbi e che premia la costanza e il duro lavoro dell’atleta sardo.

Per la Sardegna si tratta di un successo di grande valore sportivo e simbolico. Mancosu, cresciuto in una realtà isolana dove lo sport spesso fatica a emergere, è riuscito a portare in alto il nome della sua terra, diventando un esempio per tanti giovani che praticano la “noble art” nei piccoli palazzetti dell’isola.

Con questo traguardo, Mancosu entra di diritto nella storia del pugilato italiano e rilancia il movimento isolano, dimostrando che talento, sacrificio e determinazione possono portare lontano, anche partendo da una piccola comunità come Villamassargia.