Fiamme alla Saras: va a fuoco una pompa
Parla l'ex deputato Mauro Pili: "Allarme alla Saras. Ha preso fuoco una pompa del Targas, una delle aree strategiche della produzione di energia elettrica"
canale WhatsApp
Allarme alla Saras: a dare la notizia dell’incendio è l’ex deputato Mauro Pili. “Alle 14.37 è scattato l’allarme nell’impianto Saras di Sarroch: tutto il personale si è concentrato immediatamente ai punti di raccolta dove è rimasto lì per un’ora sino a quando l’allarme non è rientrato. I vigili del fuoco della centrale sono giunti immediatamente sul posto e hanno garantito dopo un’ ora il superamento dell’incidente.
A prendere fuoco è stata una pompa del Targas, una delle aree strategiche della produzione di energia elettrica dell’impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato cogenerativo) ubicato all’interno del sito industriale di Sarroch, perfettamente integrato con la raffineria, e gestito dalla controllata Sarlux Srl; ancora non si conoscono le cause, anche se appare poco plausibile, come qualcuno ha riferito, l’elevata temperatura esterna, più probabile un problema di manutenzione alla pompa Targas dell’IGCC.
Non è la prima volta che capita un incidente simile con l’allarme conseguente: un impianto che necessita evidentemente di un sempre maggiore controllo soprattutto nella fase di revamping e di manutenzione. Per capire di cosa stiamo parlando e la delicatezza dell’incidente va detto che l’impianto IGCC, è uno dei più grandi al mondo nel suo genere e, con una potenza installata pari a 575MW, produce circa 4 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, e fornisce oltre il 30% al fabbisogno energetico della Sardegna”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Oscar Green 2025, la Sardegna dei giovani che coltivano il futuro: ecco chi sono i vincitori

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori, da vari luoghi della Sardegna
canale WhatsApp
C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.
Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.
Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.
Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.
Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.
Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

