Davide, affetto da encefalopatia con tetraparesi spastica, torna a sorridere. La madre: “Finalmente non avrà più dolori”

Davide ha tredici anni ed è di Carbonia. Viene seguito dal Microcitemico di Cagliari ed è stato operato in un ospedale di Vicenza.
Davide De Candia ha 14 anni ed è un bambino di Carbonia, con tanta voglia di vivere e donare un sorriso a chi gli sta accanto. Purtroppo non potrà mai camminare e correre come i suoi coetanei. Davide, infatti, è affetto da encefalopatia con tetraparesi spastica, una brutta malattia che gli fu diagnosticata quando aveva poco più di un anno.
Tutto ebbe inizio quando il ragazzino aveva nove mesi; febbre altissima che non accennava ad abbassarsi, vomito continuo. Di qui, la corsa al pronto soccorso, dove gli fu somministrato del cortisone poiché nel cervello aveva del liquido, che fortunatamente poi si assorbì. Successivamente, riuscì per un certo periodo a condurre una vita normale: gattonava, poi cominciò a muovere i primi passi, nonché a mangiare da solo e a dire le prime parole. Tutto sembrava andare bene, poi la situazione precipitò nuovamente: febbre altissima, vomito e di nuovo la corsa in ospedale: due settimane di coma e sei mesi di degenza al Microcitemico. E la diagnosi della malattia, che si manifesta con la paralisi completa o parziale degli arti. I medici gli avevano dato tre mesi di vita. Uno shock per i genitori e i parenti. Fortunatamente, quella previsione non si è avverata. Davide viene seguito sempre al Microcitemico, dove i medici si prendono cura di lui amorevolmente affinché abbia una vita dignitosa. «Lo stanno seguendo molto bene, gli sono molto grata».
Poiché in Sardegna non c’è la rianimazione pediatrica necessaria durante un intervento su pazienti piccoli, la famiglia ha dovuto portare Davide presso un ospedale di Vicenza. Qui è stato sottoposto a due interventi, il primo due anni fa, all’anca, operazione riuscita. Qualche mese fa accadde un episodio spiacevole: la carrozzina del piccolo non era stata imbarcata sull’aereo da Cagliari a Verona. Davide non poteva utilizzare a lungo una carrozzina diversa da quella che usa tutti i giorni. Fortunatamente, il giorno dopo, il direttore dell’aeroporto di Elmas gliel’ha fatta pervenire.
Giovedì Davide è stato sottoposto a una seconda operazione all’ospedale Vicenza. I medici gli hanno accorciato il femore di tre centimetri e ora potrà finalmente tenere dritte le gambe. L’intervento è durato cinque interminabili ore. Ore di ansia per la mamma, il papà Francesco e la sorellina. L’operazione è andata bene. Pur non potendo comunque camminare, ora non soffrirà più come prima. «Mio figlio, il mio guerriero ieri è riuscito a superare un intervento di 5 ore», scrive su Facebook Sonia Puliga. «I medici sono fantastici… non smetterò mai di ringraziarli, ieri gli ho affidato il mio bambino e hanno fatto proprio un capolavoro…purtroppo quest’intervento non è stato per farlo camminare, ma finalmente non avrà più dolori e terrà le sue gambine dritte e composte… sarà tutto più semplice per lui e anche per noi».

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