Domenica a Cagliari appuntamento con “Le erbe di San Giovanni in città”, laboratorio etnobotanico itinerante. Un gruppo di esperti rispolvererà un antico uso e lo rileggerà con lo sguardo della multiculturalità. Domenica 7 luglio a Cagliari, Carovana SMI propone un viaggio alla riscoperta delle erbe nella cultura popolare della Sardegna.

L’iniziativa prenderà il via alle 11 nella Stazione di Transito di via Dante 60- sede di Carovana- dove sino alle 18 si alterneranno attività quali la preparazione di unguenti (oleoliti, creme e saponi) in compagnia di esperti come Alessandro Nonnoi e Tiziana Sassu, e scambi di esperienze sull’utilizzo delle specie vegetali nelle diverse culture, con Fatima Dakik (Marocco) Tiziana Sassu, Alessandro Nonnoi, Tiziana Melis (Italia), Samba Habib (Senegal), Malika Yaich (Marocco), Raul Boongaling (Le Filippine).

Alle 18,30 ci si sposta sul Colle di Sant’Elia (fronte hotel Calamosca) per percorrere, insieme ad Alessandro Nonnoi, l’itinerario che porterà a riconoscere le specie vegetali nel loro ambiente naturale. Le feste di San Giovanni, Corpus Domini e San Pietro e Paolo gravitano tutte intorno al solstizio d’estate e costituiscono tradizionalmente il momento di raccolta delle erbe. L’iniziativa proposta da Carovana SMI vuole riprendere tale antico uso e rileggerlo con lo sguardo della multiculturalità.

Il laboratorio si inserisce all’interno della rassegna “Cagliari riflessa. Immersioni urbane” proposta da Carovana SMI nell’ambito del progetto Cagliari Paeseaggio. Si inserisce, inoltre, nel progetto Kelenya, realizzato con il supporto di UNHCR e INTERSOS, attraverso il programma di capacity-building ed empowerment “Partecipazione-Azioni per la Protezione e la Partecipazione dei Rifugiati” e in coerenza con gliobiettivi e le attività de La Città che viaggia, il programma pluriennale sostenuto dal MIBAC, dalla Regione autonoma della Sardegna e da Fondazione di Sardegna.

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È stato certamente un momento di grande tensione all’aeroporto di Elmas, con un velivolo Ryanair in arrivo da Cracovia e originariamente destinato ad Alghero. Il velivolo ha riscontrato problemi al sistema di bordo. La pronta attivazione del piano d’emergenza da parte del personale dell’aeroporto ha permesso un dispiegamento rapido e coordinato dei soccorsi.

Con 187 persone a bordo, la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio è stata la priorità assoluta. Il dirottamento di due voli in arrivo da Napoli e Catania ad Alghero è stata una misura precauzionale per garantire che non ci fossero ulteriori rischi per i passeggeri e per facilitare l’intervento delle autorità.

L’intervento coordinato delle squadre dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto, della Polizia e del personale di Sogaer e Sogaerdyn è stato fondamentale per gestire la situazione in modo efficace e garantire la sicurezza di tutti gli interessati.