Un appuntato dei carabinieri in servizio a Lunamatrona, Andrea Masala, si è tolto la vita dopo aver testimoniato il 20 giugno di quest’anno al tribunale di Imperia nel procedimento a carico di Gianfranco Cabiddu, marito dell’ex procuratore capo della Repubblica di Imperia Giuseppa Geremia e dell’ex comandante dei Carabinieri di Imperia David Egidi.

I due erano accusati rispettivamente di falso e abuso di ufficio. A Cabiddu era stata sospesa la patente dopo che aveva esaurito i punti. Il provvedimento di sospensione era stato inviato dalla Motorizzazione alla caserma di Lunamatrona nel novembre del 2013, ma non era stato notificato fino al febbraio del 2014 quando poi fu spedito a Imperia. 

«Dovevo procedere con la notifica, ma quando ho saputo che Cabiddu sarebbe dovuto venire in Sardegna per le festività natalizie ho aspettato che arrivasse per rendere le cose più semplici – aveva detto Masala nella testimonianza -. Quell’anno non venne. Così dopo mesi lo contattai per dirgli che gli dovevamo fare una notifica urgente, poi mandai la pratica a Imperia. Non so perché il suo nome non venne inserito nello Sdi e chi decise di non farlo».

Nella lettera di addio scritta dall’appuntato, oltre alle scuse per il gesto rivolte ai propri familiari, ci sarebbero riferimenti al processo, come confermato dalla Procura di Imperia. 

È scattata alle prime ore del mattino una vasta operazione antidroga dei Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari, che sta portando all’esecuzione di 22 misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta sul traffico di sostanze stupefacenti tra la Sardegna e la Penisola.

Il blitz interessa diverse zone dell’Isola, con un’azione concentrata soprattutto in Gallura, ma coinvolge anche il Sud Sardegna: secondo le prime informazioni, almeno quattro degli indagati risulterebbero domiciliati in quest’area. L’operazione avrebbe inoltre diramazioni fuori regione, a conferma di un sistema criminale strutturato e ramificato.

Sul territorio sono impegnati numerosi militari dei reparti territoriali, supportati da unità specializzate dell’Arma, chiamati a dare esecuzione ai provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria. L’intervento rappresenta il risultato di una lunga e complessa attività investigativa che avrebbe consentito di ricostruire una rete di approvvigionamento e distribuzione di droga organizzata su più livelli, con collegamenti stabili tra l’Isola e il continente.

Le operazioni sono tuttora in corso e gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Ulteriori dettagli sull’inchiesta e sul bilancio definitivo del blitz saranno resi noti nelle prossime ore.