Francesca Ghirra riconosce la sconfitta e manda i suoi auguri al neosindaco Truzzu
"La verifica completata oggi dalla commissione elettorale conferma i dati del comune. Buon lavoro a Paolo Truzzu e al nuovo Consiglio comunale di Cagliari". Scrive Francesca Ghirra nel suo profilo Facebook.
Dopo il riconteggio dei voti da parte degli uffici elettorali del Comune, Paolo Truzzu è stato proclamato sindaco di Cagliari. Sono 33907, infatti, i voti validi attribuiti al candidato Truzzu che gli fanno guadagnare la maggioranza assoluta dei voti, evitando così il ballottaggio. In serata è arrivata quindi la proclamazione del neosindaco e gli auguri di Francesca Ghirra, che ha riconosciuto la sconfitta. È probabile quindi che non sarà richiesto un riconteggio dei voti come inizialmente- visto l’esiguo divario tra i due candidati e l’alto numero di schede nulle – era stato prospettato.
“La verifica completata oggi dalla commissione elettorale conferma i dati del comune. Buon lavoro a Paolo Truzzu e al nuovo Consiglio comunale di Cagliari”. Scrive Francesca Ghirra nel suo profilo Facebook.
“È stato un vero onore correre per la carica di prima cittadina e voglio ringraziare i 32305 cagliaritani che hanno messo una croce sul mio nome. Ringrazio ancora tutte le candidate e i candidati che hanno corso con noi per questa importante sfida.
Mi impegno da subito a fare, insieme a Giulia Andreozzi, Marzia Cilloccu, Francesca Mulas, Rita Polo, Anna Puddu, Camilla Soru, Marco Benucci, Andrea Dettori, Matteo Lecis Cocco Ortu, Fabrizio Marcello, Matteo Massa, Guido Portoghese, ciò che abbiamo fatto con passione negli ultimi 8 anni: lavorare nell’interesse dei nostri cittadini e della nostra bellissima città”.
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Quando l’affetto va oltre la specie: l’amicizia speciale di Federica e Paolo il passero
L'incredibile storia di un'amicizia speciale: Federica e il passerotto Paolo.
E’ passato quasi un anno da quel giorno dello scorso giugno quando Federica Ghiani, veterinaria di Cagliari, riesce a strappare dalle fauci del suo adorato cane da guardia Guido, un piccolo passerotto. Sono trascorsi quasi 365 giorni e Paolo, così ha chiamato l’uccellino, non solo sta benissimo ma è diventato il re della sua casa.
Federica vive perennemente col piccolo pennuto sulla spalla, in testa, sul dito: lui non si stacca mai da lei, dimostrando una riconoscenza che solo gli animali sono in grado di provare. I video e le foto delle loro giornate vengono pubblicati quotidianamente sugli account social della veterinaria scatenando valanghe di affetto e anche curiosità relativamente alla vita in comune della strana, bellissima coppia (Facebook, Tik Tok, Instagram).
“Ho salvato Paolo dalle grinfie del mio amatissimo cane che, essendo da caccia, seguiva semplicemente la sua natura. Da allora la mia vita è cambiata. Mai avrei creduto che un passero, un animale libero e per niente incline ai “rapporti sociali”, potesse affezionarsi così a un umano fino a rispondere alla mia voce, quando lo chiamo. E’ semplicemente incredibile”.
Paolo vive in casa con Federica e la sua famiglia ed è legatissimo anche al marito e ai figli ma la sua “mamma” è lei che, d’altronde lo ha accudito e curato fin dal suo arrivo in casa, l’anno scorso. “Una delle cose che più mi lasciano stupefatta, ci racconta, è che Paolo non era piccolissimo d’età quando è stato catturato da Guido. L’imprinting non gliel’ho dato io. Si, io l’ho salvato ma è lui che ha deciso di trasferirsi qui!”.
E da allora pranzano insieme condividendo ciò che c’è sulla tavola, dormono insieme, trascorrono le giornate in perfetta sintonia, l’uno monitorando attentamente gli spostamenti e le attività dell’altra. “Quando devo uscire lui resta in un punto preciso della casa e aspetta il mio ritorno. Non appena apro la porta lo chiamo e lui vola felice da me, proprio come fa Guido scodinzolando!”.
Per chi se lo chiedesse Paolo no, non scappa: “Quando apro la finestra capita che mi accompagni in terrazzo ma poi ritorna subito dentro casa in autonomia, ormai questo è il suo nido, qui, dove viviamo noi, tutti insieme. E per ora va benissimo così perché lui non conosce i pericoli del mondo esterno, non potrebbe sopravvivere tra predatori, intemperie, ricerca di cibo. E se un giorno deciderà di volare via sarò felice per lui e onorata di aver trascorso parte della mia vita insieme a una creatura che, inaspettatamente considerata la sua natura, mi riempie di affetto e riconoscenza”.
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