La Dinamo Sassari va in finale nei playoff scudetto di basket: eliminata una stoica Armani Milano ai supplementari dopo una partita tiratissima, talvolta in equilibrio, ma chiusa ancora una volta dal grande coraggio e dal cuore dei giocatori biancoblù. Finisce 108-96 questa partita, ma anche 3-0 la serie di semifinale, con i milanesi che escono dalla sfida con la peggiore delle umiliazioni. Questa è stata la gara dei nord-americani: Cooley, Pierre, Thomas e Smith hanno superato la doppia cifra e segnato i canestri decisivi. Ora i sassaresi hanno un po’ di giorni di riposo in attesa di scoprire chi, tra Venezia e Cremona, approderà in finale con lei.

CRONACA.

Pozzecco presenta Cooley, Thomas, Carter, Pierre e Smith in quintetto. Buon inizio per la Dinamo che va subito sul 5-0, gli avversari rispondono con un buon parziale che li manda in vantaggio con Nunnally. Thomas e Polonara ribaltano la situazione, un antisportivo a Nunnally consente a Pierre di mettere dentro i liberi del 13-9 e a Thomas di inserire una tripla che fa venire giù il palazzetto. Cooley è immarcabile dentro l’area, Micov riduce dai liberi ma Smith ha la mano calda dall’arco e non sbaglia (29-19). La tripla di Nedovic apre la seconda frazione con una bomba, Spissu esalta sia Thomas che McGhee, ma Milano torna a contatto con la schiacciata di Kuzminzskas che costringe Pozzecco al time out (35-33). Gentile mette la sua prima tripla ma quella di James consente il sorpasso milanese. Schiaccione di Cooley del 44-44, Nunnally risponde dall’arco a Smith, Tarcewzski non sbaglia dai liberi garantendo un minimo vantaggio agli uomini di Pianigiani. Smith taglia benissimo la difesa avversaria, Carter fa 2/2 dai liberi mentre James sbaglia la “preghiera”: all’intervallo Milano è avanti 52-51.

Il rientro in campo vede la Dinamo attaccare con buona reattività, Cooley si impone dentro l’area quanto Micov dall’arco. Efficace anche Pierre con una bomba, Carter mette una gran schiacciata in contropiede per il 58-57. Cooley è immarcabile dentro l’area sia per Burns che per Tarczewski e si prende canestri e falli e rimbalzi, Nedovic mette una gran tripla a cui risponde Polonara. Pierre mette il 71-66 dai liberi, Milano sbaglia tantissimo dall’arco mentre in difesa non riesce a tenere Thomas. Vola in schiacciata Pierre su assist di Spissu, tripla di Nedovic da otto metri e Polonara risolve un errore di Thomas per il 78-69. Nunnally mette la tripla del -4, Thomas ricaccia indietro i milanesi ancora dalla distanza. Nuova bomba di Nunnally, la Dinamo sbaglia tanto sotto le plance e consente agli ospiti di rientrare. Brooks mette il – 5 dalla lunetta, Cooley segna dalla media l’84-75 e sfotte Tarczewski: il polacco si innervosisce e viene sanzionato con un fallo tecnico. James mette una tripla da posizione assurda, Smith fa 2/2 dalla lunetta per l’88-83, ma James non sbaglia mai dall’arco e Milano trova il sorpasso a 40″ dalla fine. Pierre fa solo 1/2 dai liberi ma quanto basta per i supplementari.

L’overtime inizia col solito equilibrio: Gentile, Kuzminskas e Smith non sbagliano nulla. Bravo Cooley a fare 4/4 dai liberi, la Dinamo se na va quando Pierre va ad appoggiare in contropiede il 100-94. Triplona di Smith che fa impazzire il palazzetto e qui finisce la gara: 108-96 il punteggio finale.

Ogni settimana, nel campo di tiro della UISP Cagliari, si ripete un appuntamento che va ben oltre l’allenamento sportivo. Almeno dieci arcieri non vedenti si ritrovano per condividere tempo, tecnica ed emozioni. Hanno età diverse – dai 28 agli 85 anni – ma sono uniti dallo stesso obiettivo: scoccare una freccia e ritrovare, in quel gesto preciso e consapevole, la soddisfazione di una conquista personale.

A rendere possibile tutto questo è Oltre gli ostacoli ASD, associazione affiliata UISP, da anni impegnata nella promozione dello sport come strumento di inclusione e autonomia per le persone con disabilità visiva. A coordinare il progetto è Santino Gitto, vera anima organizzativa delle attività, che insieme agli istruttori specializzati ha costruito un percorso capace di unire competenza tecnica e attenzione alla persona.

Nel campo di tiro, ogni dettaglio è pensato per rendere l’esperienza accessibile: dall’accompagnamento verbale alla cura della postura, fino alla gestione del ritmo e dell’ascolto del proprio corpo. Il tiro con l’arco diventa così una disciplina in cui concentrazione, fiducia e sensibilità sostituiscono la vista, trasformando il limite in una nuova possibilità.

«Qui ognuno impara a tirare secondo le proprie possibilità – spiega Gitto – ma soprattutto impara a credere in sé stesso. Lo sport è un linguaggio potentissimo, e quando è accessibile diventa anche un modo per sentirsi parte di una comunità».

I risultati, infatti, non tardano ad arrivare. Molti degli arcieri non vedenti che si allenano a Cagliari partecipano oggi a eventi e competizioni insieme ad atleti normodotati, dimostrando una tecnica solida e una determinazione che va oltre ogni pregiudizio. Ma al di là delle gare, ciò che colpisce di più è il clima che si respira durante gli allenamenti: un gruppo unito, affiatato, che ha trasformato il tiro con l’arco in un rito settimanale di amicizia, crescita personale e divertimento.

Lo sguardo è già rivolto al futuro. Il progetto di Oltre gli ostacoli punta a crescere ancora, coinvolgendo nuovi partecipanti e ampliando le attività, per dimostrare che lo sport può e deve essere davvero di tutti. Perché, come insegnano questi arcieri, anche senza vedere il bersaglio si può trovare il centro.