Un presidio per garantire la sicurezza e rivalutazione di un’area al momento periferica di Sanluri: alla presenza del sindaco Alberto Urpi, dei suoi assessori e del capitano Mureddu, quest’oggi è stata posata la prima pietra che andrà, entro un anno, a formare la nuova caserma dei carabinieri nella cittadina del Medio Campidano. Un progetto da un milione di euro che porterà nelle casse del comune un canone annuale di 70 mila euro.

«Questo progetto è iniziato diverso tempo fa, nel 2007 se non ricordo male» ha spiegato il sindaco Urpi, «lo abbiamo portato avanti con una lunga interlocuzione sia con le Forze dell’Ordine che con la Prefettura e il Ministero per raggiungere un accordo. Vogliamo mantenere i servizi e i presidi nella cittadina, e questo lavoro ci permette garantire una presenza importante per tutto il territorio circostante».

Non sarà però l’unico progetto portato avanti dall’attuale amministrazione, come ha modo di aggiungere l’assessore ai lavori pubblici Massimiliano Podda: «Stiamo anche per iniziare i lavori di rifacimento della struttura della guardia di finanza. Vogliamo migliorare il tipo di strutture in cui le forze dell’ordine andranno ad operare e qui vogliamo rivalutare una zona del paese non più periferica. Tra gli altri progetti anche il rifacimento di marciapiedi e strade, e l’inaugurazione della casa degli anziani». Gli alberi eradicati dal terreno comunale non saranno dismessi ma reimpiantati in altre zone del paese, in un discorso di abbellimento locale.

Con l’estate ormai alle porte e le spiagge della Sardegna pronte ad accogliere turisti e residenti, arriva un appello che unisce impegno civico e desiderio di libertà. A lanciarlo è Ilaria Salis pubblicando un post dalla spiaggia di Castiadas, che in vista del referendum dell’8 e 9 giugno richiama l’attenzione sull’importanza della partecipazione democratica.

Foto dal profilo IG

«Che figata andare al mare, soprattutto nelle splendide spiagge libere della Sardegna», afferma Salis, senza però dimenticare le priorità. «Ma mi raccomando: tra una settimana, l’8 e il 9 giugno, tutte e tutti a votare al referendum. È un appuntamento importante».

Il voto, secondo Salis, rappresenta una tappa fondamentale in una più ampia battaglia per i diritti: «Contro il precariato, per la cittadinanza, per dare un segnale di riscossa popolare». Temi centrali che, sottolinea, devono essere al centro dell’agenda pubblica e politica.

Un invito semplice ma deciso, che mira a responsabilizzare senza rinunciare al tono leggero di inizio estate. «Prima il voto, poi al mare, o in montagna, o dove preferite», conclude. «Dai che se vinciamo, ce la godiamo ancora di più».