Un “tifoso” rossoblù – le virgolette sono d’obbligo per non offendere l’intera categoria – ha augurato la morte alla piccola Noemi dopo la gara tra Napoli e Cagliari vinta dai partenopei 2-1 grazie a un rigore molto discutibile. Ma qui, è bene ricordarlo, il calcio non c’entra nulla. C’entra molto di più la stupidità della singola persona e l’uso scellerato dei social network.

Il commento choc è stato pubblicato dall’uomo (di cui non riportiamo le generalità perché l’utilità di questo articolo non è di mettere alla gogna il responsabile del gesto, ma di evidenziarne la colossale stupidità ed insensibilità) come commento a un post della pagina Facebook del Cagliari Calcio.

«Spero creppi quella bambina che hanno sparato, una napoletana di meno», questo il commento più agghiacciante che si riferisce esplicitamente alla piccola Noemi, che lotta tra la vita e la morte dopo essere rimasta ferita durante una sparatoria tra camorristi.

I commenti sono stati poi rimossi dallo stesso utente, dopo aver generato una fortissima ondata di indignazione sui social in tutta Italia.

Il Comune di Cagliari ha reso omaggio ad una nuova centenaria della città, Ignazia Mascia, nata a Cagliari nel cuore di Stampace il 1 maggio 1924. Ieri, il vice segretario generale del Comune, Alessandro Cossa in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, con una cerimonia ufficiale le ha consegnato una pergamena e una medaglia ricordo.

Una festa per una grande famiglia di dieci figli, 24 nipoti e 9 pronipoti che Ignazia Mascia ha creato con suo marito Marcello Pigliacampo, conosciuto in divisa di vigile del fuoco in via Sant’Efisio dove abitavano le loro famiglie, durante il periodo della seconda guerra mondiale. Di quei giorni tristi Ignazia ricorda le sirene che annunciavano l’arrivo degli aerei anglo-americani con i bombardamenti sulla città e le fughe verso il rifugio nella cripta di Santa Restituta, stretta alla mano della mamma Efisia Farci.

Ignazia, fin da bambina dotata di un carattere allegro e vivace ha trasmesso nella sua vita gioia e generosità, insieme ai suoi grandi valori umani. La sua passione per le canzoni napoletane cantate in casa e il ballo hanno accompagnato i momenti più gioiosi della sua intensa e lunga vita.

Oggi, Ignazia vive in buona salute confortata dall’amore e dalle cure della figlia Marcella con suo marito Sandro Melis, in un tempo leggero che lascia ancora spazio ad una carezza, un sorriso e un occhiolino di simpatia e di amore.