I giovani Sardisti colpiscono ancora. Dopo l’encomiabile pulizia del Poetto portata a termine il 27 aprile, oggi tre di loro si sono dedicati a una zona meno in vista della città, ma non per questo meno bella, Giorgino.

Andrea Masala, uno dei ragazzi del gruppo racconta: «Oggi siamo stati a Giorgino per ripulire un po’ le zone nascoste che molte volte vengono dimenticate. Io, Antonella Scarfò e Alex Miglia abbiamo il desiderio di riportare la nostra comunità a pensare al bene della nostra terra. Abbiamo incontrato moltissimi lavoratori tra cui Paolo, un pescatore del luogo che ci ha raccontato di quanto era bella Giorgino, prima di essere dimenticata e Andrea un giovane lavoratore che sta tirando avanti con il suo lavoro».

Armati di guanti e palette i tre ragazzi aiutati e supportati da alcuni abitanti del quartiere, hanno riempito diversi sacchi.

«Noi siamo qui per dare un segnale forte alla nostra amata terra e pronti per ascoltare e riportare i disagi – spiega Andrea -. C’è molto lavoro da fare serve per sensibilizzare le persone».

Durante l’ultima Festa del Redentore di Nuoro, uno scatto di Giovanni Ladu ha catturato l’essenza della tradizione sarda. La foto ritrae un ragazzo con un copricapo nero elegante, una giubba dai toni rossi, neri e turchese impreziosita da ricami splendidi, simbolo di artigianato e storia locale.

Ma sapete di quale abito tradizionale si tratta? Ogni dettaglio – dai colori ai ricami – racconta storie di cultura e identità di Nuoro.

Osservate attentamente la foto: riuscite a indovinare il costume? In Sardegna, ogni paese ha il suo abito unico, ma tutti condividono la stessa passione per la bellezza e la tradizione.