I Vigili del Fuoco del Comando di Cagliari sono intervenuti alle 3 circa di questa notte per un incidente stradale sulla Strada Statale 554 all’altezza del bivio tra Selargius e Settimo San Pietro, in direzione Cagliari.

Per cause ancora da accertare un’autovettura è uscita di strada andando a finire contro una recinzione e successivamente ribaltandosi su un fianco. I due occupanti sono rimasti feriti in modo lieve e sono stati soccorsi dagli Operatori Sanitari inviati del Servizio di Emergenza del 118.

Sul posto è stata inviata una squadra di Pronto intervento, e all’arrivo sul posto i Vigili hanno provveduto a mettere in sicurezza il veicolo e la sede stradale.

La corsia è stata temporaneamente interdetta alla circolazione per le operazioni di soccorso e di messa in sicurezza. Sul posto sono intervenuti anche gli Agenti della Polizia Stradale per gli accertamenti e i rilievi di legge.

È stato identificato il responsabile dell’incendio che il 2 giugno scorso ha devastato due ettari di vegetazione in località Straccoxius, a Santa Giusta, arrivando a minacciare le abitazioni. Si tratta di un ottantenne del posto, proprietario di un fondo agricolo e titolare di un allevamento suino, denunciato dal Corpo forestale della Regione Sardegna per gestione illecita di rifiuti e incendio colposo.

Secondo quanto accertato dagli investigatori, l’uomo aveva incenerito rifiuti della porcilaia, tra cui contenitori in cartone e plastica usati per l’alimentazione dei suini, in un terreno agricolo adiacente all’allevamento. L’incendio sarebbe partito proprio da quel sito, dove i rifiuti venivano bruciati abitualmente nello stesso punto destinato alla deposizione dello stallatico, una sostanza organica che può diventare altamente infiammabile in presenza di elevate temperature e scarsa ventilazione.

Il fuoco, rimasto latente tra gli strati del cumulo, si sarebbe riattivato a causa del caldo e del vento di scirocco, favorendo la propagazione delle fiamme verso le abitazioni vicine. Il tempestivo intervento del sistema regionale antincendio ha evitato danni maggiori, riuscendo a contenere l’incendio prima che raggiungesse le case.

Le indagini hanno confermato che l’origine del rogo è da attribuire a una condotta colposa legata a pratiche illecite di smaltimento dei rifiuti domestici mediante incenerimento, una prassi pericolosa e vietata dalle normative ambientali.