C’è uno squallido retroscena nella morte di Daniele Atzori, il 44enne tifoso del Cagliari colpito fatalmente da un infarto in Curva Sud al termine di Cagliari-Fiorentina.

Le migliaia di persone presenti allo stadio hanno assistito esterrefatti ai cori che alcuni supporter della Fiorentina hanno intonato dal settore ospiti all’indirizzo del tifoso rossoblù che si era appena accasciato a terra ed era stato immediatamente soccorso dai medici del 118. 

«Devi morire, devi morire» queste le ignobili frasi rivolte da alcune decine di individui che definire tifosi è un insulto alla categoria, ma anche all’intelligenza. 

Sono decine i commenti indignati sui social da parte dei tifosi del Cagliari che giudicano “ignobili”, “disgustose” e “indegne” le frasi rivolte al povero tifoso della Curva Sud.

Una vergogna andata in scena a poco più di un’ora dal minuto di applausi dedicati a Davide Astori, avvertita nel profondo anche da molti altri tifosi Viola che condannano fermamente i cori.

La testata ufficiale dei tifosi della Fiorentina Violanews ha pubblicato le condoglianze allo sfortunato supporter rossoblù. Parole di condanna arrivano anche da Fausto Tagliabracci presidente del club Scoglio-Nati Viola di Portoferraio presente ieri allo stadio che ai microfoni dell’Adnkronos ha commentato: «Il calcio è diventato schifoso. Era iniziato tutto bene, i cori per Astori. Ero felice poi questo gruppo ha iniziato ad offendere i cagliaritani e la città di Cagliari. Me ne sarei andato via volentieri, poi la tragedia. Si capiva subito che stava succedendo qualcosa di grave sugli spalti dalle corse frenetiche degli operatori del 118…cosa trovano di bello da fare alcuni sostenitori viola? ‘Devi morire…devi morire’. Beh il giovane sardo di 45 anni é morto! Vergogna assoluta…questo non è il calcio che amo».

Una scena agghiacciante è avvenuta ieri pomeriggio negli uffici comunali di Mores, dove una donna di 54 anni è stata arrestata per tentato omicidio. La donna, visibilmente alterata, si era recata al Municipio per discutere dell’interruzione dell’assistenza domiciliare.

Quando le sue richieste non sono state soddisfatte, la situazione è degenerata rapidamente. La donna ha iniziato a inveire contro il personale presente e, in un momento di follia, ha estratto un coltello da cucina con una lama lunga 33 centimetri, minacciando di usarlo contro un’assistente sociale.

Gli agenti della polizia locale e un funzionario comunale hanno tentato di fermarla, ma sono stati anch’essi aggrediti durante il violento episodio.

Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, la donna è stata arrestata e ora dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio. Un evento scioccante che ha sconvolto l’intera comunità locale.