Metteva medicinali e sostanze tossiche nel cibo e nell’acqua del marito per ucciderlo: arrestata 49enne
#Italia La donna, una 49enne, ha confessato: stava cercando di uccidere il marito, già ricoverato in ospedale, mettendogli nel cibo e nell'acqua medicinali e sostanze tossiche. Ad accorgersi del tentato omicidio i medici dopo il controllo degli esami del sangue
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Inquietante vicenda in provincia di Cuneo, riportata da TgCom. Mescolava ogni giorno farmaci e sostanze tossiche nell’acqua e nel cibo del marito, 55 anni, ricoverato da diverso tempo in ospedale. Sono stati i medici del nosocomio di Bra, insospettiti dai valori sballati del sangue, a far scattare le indagini. Una 49enne, Laura Davico, è stata arrestata per tentato omicidio aggravato. Sconosciute le ragioni di tanto odio nei confronti dell’uomo, con cui la donna ha avuto due figli.
Le indagini del Nas sono iniziate quando i medici si sono accorti dei valori del sangue del paziente non a norma rispetto alle cure somministrate. Ulteriori esami hanno evidenziato la presenza nel sangue di antiglicemici e anticoagulanti. La donna, che ha confessato, è stata trovata in possesso dei medicinali incriminati e, quindi, arrestata.
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Amianto e Marina Militare, sentenza storica a Cagliari: maxi riconoscimento alla famiglia del militare Luigi Fiorentino

Il pluridecorato militare Vittima del Dovere è deceduto a 56 anni per esposizione al cancerogeno.
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La Corte d’Appello di Cagliari, sezione distaccata di Sassari, segna un nuovo precedente a favore delle vittime del dovere e dei loro familiari. Con la sentenza n. 146/2025, la Sezione Lavoro ha accolto parzialmente l’appello degli eredi del militare Luigi Fiorentino. La Corte ha riformato in parte la sentenza del Tribunale di Tempio Pausania, che aveva già riconosciuto le maggiorazioni degli assegni vitalizi, portandoli a 500 euro mensili. In appello, i giudici hanno esteso i benefici, accertando il diritto della vedova Lorena Guidarini, attualmente residente a La Maddalena (SS), e condannando Il Ministero della Difesa al pagamento di due annualità di pensione di reversibilità per un importo complessivo di circa 50mila euro, e l’esenzione sui farmaci anche in favore dell’orfano Orlando.
Una decisione che rafforza il principio di equiparazione dei diritti tra vittime del dovere e vittime del terrorismo, aprendo la strada a nuovi riconoscimenti sul piano assistenziale ed economico.
La storia – Luigi Fiorentino, nativo di Sarno, ha prestato servizio per oltre trent’anni imbarcato come meccanico e motorista navale su unità di vecchia generazione, esposto per lunghi periodi ad amianto e sostanze cancerogene. È morto a 56 anni, il 29 agosto 2008, per carcinoma gastrico.
Decorato con Croce d’Argento, Croce d’Oro, Medaglia d’Onore e riconoscimenti per lunga navigazione, Fiorentino è stato successivamente riconosciuto vittima del dovere grazie all’azione dell’Osservatorio Nazionale Amianto e dell’avvocato Ezio Bonanni. Tuttavia, secondo la difesa del dell’uomo, i benefici inizialmente erogati dal Ministero della Difesa risultavano inferiori a quanto spettante, rendendo necessario il ricorso alla giustizia.
«Questa sentenza è innovativa – dichiara l’avvocato Ezio Bonanni – perché è un ulteriore passo avanti verso il pieno riconoscimento dei diritti delle vittime del dovere che devono essere equiparate a quelle del terrorismo, e restituisce dignità a una storia segnata da dolore e sacrificio. Luigi Fiorentino ha pagato il suo servizio allo Stato con una malattia devastante e una morte prematura, dopo sofferenze indicibili. Dietro questa vicenda ci sono una moglie e un figlio che, oltre alla perdita, hanno dovuto affrontare per anni una battaglia per vedersi riconosciuti diritti elementari. Lo Stato non può voltarsi dall’altra parte di fronte al sacrificio dei suoi servitori». Intanto proseguono i procedimenti civili per il risarcimento integrale dei danni.
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