Cagliari e la sua provincia (la città metropolitana di Cagliari) si confermano ancora una volta una delle zone dell’Italia meridionale con la più alta qualità di vita. Questo emerge dalla classifica sulla qualità della vita stilata, come di consueto ogni anno, da Il Sole 24 ore.

Cagliari, con 507, 1 punti, si piazza al 44° posto, risalendo ben 11 posizioni rispetto allo scorso anno. Il capoluogo risulta anche la città con la miglior qualità di vita della Sardegna, ben al di sopra di Oristano (71° posto), Nuoro (75°), Sassari (76°), Sud Sardegna (86°).

In alcuni parametri Cagliari entra nella top ten nazionale: la città è settima per “ambiente e servizi!, sesta per “cultura e tempo libero”, terza per “indice di sportività” e “numero di librerie”.

Nella classifica generale spicca il primo posto di Milano (non era mai accaduto) e l’ultimo posto, per l’ennesima volta di Vibo Valentia. 

Lo sapevate? Come si dice albicocca in sardo?

Una parola che in sardo fa sorridere (e arrossire) i più, non solo perché indica il famoso e ottimo frutto estivo. Scoprite perché.

Piricocu, frutto del desiderio (e non solo): quando l’albicocca in sardo fa arrossire più della frutta.

In sardo, specialmente nella variante campidanese, la parola che indica l’albicocca è talmente simpatica e carica di doppi sensi da far sorridere anche chi non ha mai messo piede in un frutteto. Stiamo parlando di “piricocu”, un termine che sì, descrive quel delizioso frutto estivo dalla polpa dolce e succosa, ma che nella lingua più ironica, tagliente e particolare del Mediterraneo, ha assunto significati ben più… stimolanti. Eh già, perché “piricocu” in sardo non si limita al cesto della frutta: può essere anche una bella ragazza (“Cussa picciocca esti unu bellu piricoccu”) e, per i più spinti, pure un modo allusivo e sfrontato per indicare l’organo femminile, specialmente se appartenente a una giovane e avvenente fanciulla. Insomma, la prossima volta che qualcuno vi offre unu “piricocu”, chiedete bene a cosa si riferisce: potrebbe essere una merenda o… un complimento ardito.