Anche i ricchi piangono: triplice omicidio in Austria, famiglia di nobili sterminata
Triplice omicidio nella nobiltà austriaca. La polizia ha arrestato il conte Anton von Goess per l'omicidio del padre, conte Ulrich von Goess, della madre, Margherita Cassis Faraone, di 87, friulana, e di un altro figlio del conte, Ernst. L'omicida ha confessato
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Tra le vittime c’è anche un’italiana, la contessa Margherita Cassis Faraone, di 87 anni, friulana, sposata con il conte Ulrich von Goess, di 92 anni, anche lui ucciso. La terza vittima è il figlio Ernst. L’omicidio è avvenuto nell’antica dimora di Bockfliess, di proprietà di Ulrich von Goess. Sua moglie, Margherita Cassis Faraone era di Terzo di Aquileia (Udine). Secondo la principale agenzia di stampa austriaca, la APA, sul caso il procuratore del distretto di Mistelbach avrebbe sottolineato che frequenti erano i litigi in famiglia. Il triplice omicidio sarebbe avvenuto giovedì e l’arrestato, che sarebbe già stato interrogato, sarebbe rinchiuso nella prigione di Korneuburg da ieri pomeriggio. Il magistrato avrebbe incaricato di sottoporre il presunto omicida a esami clinici, anche psichiatrici, per verificare se avesse fatto uso di sostanze particolari prima di commettere l’assassinio. La settimana prossima, invece, saranno eseguiti esami autoptici sui corpi delle tre vittime. L’APA conferma che l’omicida avrebbe sparato, probabilmente cinque colpi del fucile da caccia. A lanciare l’allarme è stata una donna che avrebbe dichiarato di essersi insospettita dopo che giovedì aveva sentito rumori “come scoppi”.
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Petali di rosa in mare per ricordare Fabrizio Calaresu, il 17enne di Alghero morto in un terribile incidente stradale

Fabrizio aveva perso la vita mentre si recava al lavoro, in sella alla sua moto.
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Un mare calmo, petali di rose rosse che scivolano sull’acqua e una canzone che accompagna il silenzio. Così Alghero ha ricordato Fabrizio Calaresu, il 17enne scomparso lo scorso 22 luglio in un incidente stradale. Un’immagine forte, carica di emozione, che ha unito compagni di scuola, insegnanti, amici e familiari nel segno di un addio collettivo.
La commemorazione si è svolta ieri mattina davanti alla spiaggia dello Scoglio Lungo, dove un gruppo di studenti ha reso omaggio al giovane con un gesto semplice e simbolico. Sulle note di Le tasche piene di sassi di Lorenzo Jovanotti, i ragazzi sono saliti su alcune canoe e, una volta raggiunto il largo, hanno deposto in mare le rose rosse, osservati dalla riva dai genitori di Fabrizio, Lorenza e Tino Calaresu.
L’iniziativa è stata promossa dagli studenti della quinta A Capitani Nautico, con il coinvolgimento delle classi Professionali Smat dell’Istituto di istruzione superiore “Mario Paglietti” di Porto Torres, dove Fabrizio studiava. La scuola ha voluto ricordarlo come uno studente apprezzato per il comportamento e l’impegno, lasciando spazio a un momento di raccoglimento condiviso, lontano dalle aule ma profondamente legato al percorso formativo del ragazzo.
Sulla spiaggia erano presenti anche molti amici, che hanno scelto di esserci per salutare ancora una volta un coetaneo descritto da tutti come riservato e gentile, con il sogno di indossare un giorno la divisa dell’Arma dei Carabinieri. Fabrizio aveva perso la vita mentre si recava al lavoro: in sella alla sua moto, lungo la provinciale 44 nei pressi dell’aeroporto di Fertilia, era rimasto coinvolto in un incidente dopo che un’auto gli aveva tagliato la strada, finendo contro un palo.
La cerimonia si è svolta con il sostegno della dirigenza scolastica, guidata da Daniele Taras, e con la partecipazione attiva dei docenti Pier Paolo Peddio, Andrea Fiori, Caterina Sassu, Elisabetta Ruggiu e Cristina Bazzoni, che hanno accompagnato gli studenti in questo momento di memoria collettiva.
Un gesto sobrio, affidato al mare e al silenzio, per ricordare una giovane vita interrotta troppo presto e lasciare che il ricordo di Fabrizio continui a vivere nelle persone che lo hanno conosciuto.
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