L’atleta cagliaritana Emanuela Simoni, classe 1984, ha vinto la medaglia d’oro al Pole Heart Italy 2018, classificandosi al primo posto nella categoria Women International Advanced e portando, così, la Sardegna sul podio.

La competizione internazionale “Pole Earth”, organizzata dall’associazione sportiva Pole Dance Virtude e giunta alla sua III edizione, si è tenuta domenica 2 dicembre presso il Teatro Alfa di Torino e ha coinvolto più di 280 atleti provenienti da tutto il mondo. In occasione della gara, seguita in diretta streaming mondiale, la Simoni ha rappresentato la Sardegna lasciando spettatori e giudici a bocca aperta grazie alla sua coreografia, ballata insieme alla figlia Rebecca (10 anni), sulle note di “Cadi su di Me” di Andrea e Matteo Bocelli.

Proveniente dal mondo della ginnastica ritmica e adesso insegnante di successo presso la scuola Sardinia Pole Dance & Sport ASD di Sestu, Emanuela Simoni si è sempre allenata con tenacia e passione per lo sport. “Dove gli altri dicono fortuna, io dico costanza. Quando gli altri dicono casualità, io dico disciplina. Dove gli altri dicono genetica, io dico sacrificio. Ma mentre gli altri stanno a discutere, io mi alleno!” dice Emanuela. Un mix di forza e grazia hanno caratterizzato la sua esibizione da medaglia d’oro, in questa disciplina che è un connubio tra ginnastica e danza eseguita con la pertica.

Spesso erroneamente confusa con la lap dance, infatti, la pole dance se ne differenzia profondamente in quanto, mentre la prima nasce come spettacolo ludico e d’intrattenimento, la seconda  è un’attività sportiva a tutti gli effetti. E questo, Emanuela Simoni, lo ha saputo dimostrare.

Cagliari, botte e minacce agli anziani genitori: arrestato.

Un episodio inquietante ha scosso la città di Cagliari, dove un giovane di 28 anni è stato arrestato e portato nel carcere di Uta a seguito di una lunga serie di comportamenti violenti nei confronti dei propri genitori.

La notizia, emersa nelle ultime ore, ha destato attenzione e preoccupazione tra i cittadini, sottolineando la gravità della violenza domestica anche all’interno delle mura familiari.

Le vittime, due anziani coniugi pensionati, hanno trovato il coraggio di denunciare le ripetute aggressioni fisiche, le minacce e le umiliazioni subite da parte del figlio, un pregiudicato noto per le sue condotte problematiche. Le indagini condotte dai carabinieri, avviate in seguito alla denuncia degli stessi genitori, hanno evidenziato un quadro di violenza domestica allarmante, ritenuto talmente grave da indurre l’autorità giudiziaria a intervenire con una misura restrittiva.

Il giovane, una volta rintracciato, è stato accompagnato presso la caserma dei carabinieri, dove sono state espletate le formalità di rito prima di essere trasferito nel carcere di Uta. In questo momento rimane a disposizione delle autorità, mentre la comunità si interroga su come fenomeni simili possano trovare spazio anche in contesti familiari considerati normalmente sicuri.