(VIDEO) Il custode di Budelli, Mauro Morandi, protagonista su Rai 3 con Salvo Sottile di “Prima dell’alba”

Oggi Mauro è il fedele guardiano di quest’isola incontaminata che fronteggia la Costa Smeralda: vive immerso nella natura e ha fatto di un ex rifugio della seconda guerra mondiale un'abitazione completamente ecosostenibile.
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Lunedì 5 novembre alle 23.10 su Rai 3 nuovo appuntamento con Salvo Sottile e Prima dell’Alba, il programma “on the road”, prodotto da Stand by me per Rai3, alla scoperta dell’Italia notturna.
Salvo Sottile attraversa il Paese in sette puntate alla ricerca dei lavori più curiosi, i volti più interessanti e le tante incredibili storie che la notte nasconde. La terza puntata di questa nuova stagione di Prima dell’alba, in onda lunedì 5 novembre, porta Salvo Sottile a Milano, Roma, Genova e infine in Sardegna. Di notte andremo a conoscere un insolito sport, un artigiano della musica classica, un’iniziativa di solidarietà, un modo estremo per trovare il piacere e infine un uomo che ha dedicato la sua vita alla natura e alla solitudine.
Nella prima tappa della puntata, Salvo andrà in una palestra di Milano per scoprire le regole e i segreti di uno sport nato dalla fantasia di un artista francese: gli scacchipugilato. Per la seconda tappa del viaggio il conduttore sarà a Roma, nel quartiere Monti: è qui che scopriremo la liuteria dell’artigiano francese Mathias Menanteau. Come terza tappa della puntata, Salvo arriverà a Genova per conoscere un gruppo di ragazze che ha deciso di reagire ai disagi creati dal crollo del ponte Morandi. Si chiama “Ovada-Genova Strada facendo” il gruppo social creato da Alessandra Rapetti per fornire passaggi in macchina a tutti quei cittadini della zona che, a causa del crollo, avevano difficoltà a raggiungere il luogo di lavoro o a tornare a casa. La penultima tappa del viaggio di Salvo nella notte prevede un ritorno a Roma. È qui che il giornalista si addentrerà nel mondo delle fantasie sessuali più estreme, assistendo a una sessione di quella pratica nota come face sitting.
L’ultima tappa della puntata porterà finalmente Salvo Sottile a vedere l’alba in Sardegna: è sulla spiaggia di Budelli che conoscerà Mauro Morandi, un eremita che ha scelto di rimanere a vivere sull’isola sarda dopo che il suo catamarano diretto verso la Polinesia ha subito un guasto. Oggi Mauro è il fedele guardiano di quest’isola che fronteggia la Costa Smeralda: vive immerso nella natura e ha fatto di un ex rifugio della seconda guerra mondiale un’abitazione completamente ecosostenibile.
‘’Sono stato 30 anni da solo su questa isola. Non mi sono mai sentito solo, fino a quando oggi, a 85 anni, non mi sono innamorato." Mauro unico abitante dell’isola di Budelli. La sua incredibile storia lunedì sera a Prima dell’alba ?#primadellalba #terzapuntata #lunedi #doporeport #raitre
Posted by Salvo Sottile on Friday, 2 November 2018
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21 Ironman in 21 giorni: la sfida estrema di Gabriele Catta, 23 anni, per la ricerca contro il cancro

Un Ironman al giorno per 21 giorni: la sfida impossibile di Gabriele, 23 anni di Monserrato, per la ricerca contro il cancro e i bambini in difficoltà.
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3,8 km a nuoto, 180 km in bici e una maratona ogni giorno, «senza un giorno di pausa. Senza fermarmi». A 23 anni corre contro i propri limiti per raccogliere fondi e ridare vita al sogno del nonno, perso a causa della leucemia. Gabriele Catta, 23 anni, di Monserrato, ha deciso di misurarsi con l’impossibile. Dopo imprese che hanno lasciato il segno – come i 102 km a nuoto nell’estate 2024 o le 21 maratone in 21 giorni in tutte le regioni italiane – il giovane atleta sardo rilancia la sua sfida più grande: 21 Ironman consecutivi in 21 giorni, dal 1° al 22 settembre, attraversando l’Europa dal Portogallo all’Italia.
Ogni giorno sarà una prova di resistenza fuori dall’umano: 3,8 km di nuoto, 180 km in bicicletta e 42,2 km di corsa, senza mai concedersi un giorno di riposo. Una battaglia contro il corpo e la mente, ma soprattutto una battaglia per una causa che gli brucia dentro: raccogliere oltre 50 mila euro per sostenere la ricerca contro il cancro e progetti di aiuto per i bambini più fragili (qui il LINK).
Il suo impegno nasce da una ferita personale: la perdita del nonno a causa della leucemia. «Ogni metro percorso è una dedica a lui», racconta Gabriele. Negli anni, grazie alle sue imprese, è già riuscito a raccogliere migliaia di euro destinati all’AIC, all’AISM e alla Fondazione AIRC. Ma questa volta vuole andare oltre. Molto oltre.
Il progetto punta infatti anche a sostenere ADMISS – Amici della Missione, una realtà sarda che porta cure, istruzione e sostegno ai bambini in difficoltà nei luoghi più dimenticati del mondo. «La mia sfida non è nulla in confronto a quella che quei bambini affrontano ogni giorno. Io corro per loro».
Il messaggio è chiaro: da solo Gabriele non può farcela. «Ho bisogno del supporto di tutti. Ogni euro donato, ogni condivisione, può fare la differenza». Con la sua determinazione, questo ragazzo di 23 anni sta dimostrando che lo sport non è solo fatica e sacrificio, ma può diventare un grido di speranza capace di trasformare il dolore personale in energia e supporto per tutti.

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