Da chi sarebbe composta un’ipotetica Nazionale di calcio tutta sarda? Come si schiererebbe in campo? Chi sarebbe il suo allenatore? E di che colore sarebbe la sua maglia? Domande che fino ad oggi restavano nel campo fortemente ipotetico, mentre ora possono avere un senso tutto nuovo. Il CONIFA, la Confederazione internazionale delle Associazioni di calcio indipendenti, ha dato il via libera alla formazione di una nazionale targata quattro mori.

«Diamo un caloroso benvenuto al nuovo membro del Conifa, la Sardegna» si legge nella pagina Facebook ufficiale dell’Associazione internazionale.

Il Conifa dà il benvenuto alla Sardegna tra le nazionali indipendenti

Nel suo sito il Conifa illustra le caratteristiche principali della Sardegna, che andrà a far compagnia ad altre nazionali indipendenti, alcune molto famose come Padania (Italia), Kurdistan (Iraq, Siria, Iran e Turchia), Occitania (Francia meridionale) e Tibet (Cina), altre meno note come per esempio Cascadia (Stati Uniti e Canada) Romani People (la Nazionale dei popoli di etnia Rom) o Karpatalya (Nazionale degli ungheresi residenti in Ucraina). 

Ora non resta che trovare un allenatore capace di selezionare i migliori calciatori sardi in circolazione. Ma con gente come Barella, Sirigu, Murru, Sau, Deiola e Mancosu, la vetta del ranking Conifa non sarebbe poi così lontana.

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, diceva il Sommo Poeta Dante Alighieri nella Divina Commedia. “A rivedere i monti della Sardegna”, verrebbe invece da dire davanti a queste foto inviateci dal nostro lettore Dario Loddo.

In un luogo poco conosciuto del territorio di Seulo, Pissu Serzulu, – come ci racconta il nostro lettore – vi è una roccia particolarmente espressiva.

Come suggerisce lo stesso Dario Loddo viene da pensare al solenne profilo del poeta fiorentina padre della lingua italiana.

Ecco le foto