Monserrato: la Sezione Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Quartu Sant’Elena, ha notificato, a carico di un 44enne di Monserrato, la misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie, vittima di atti persecutori e lesioni messi in atto dall’uomo, la quale aveva sporto denuncia nei mesi scorsi.

Dopo la segnalazione al Tribunale per i Minorenni di Cagliari fatta dai poliziotti del Commissariato, è stata anche emessa, da parte dello stesso Tribunale, la sospensione della potestà genitoriale dell’uomo nei confronti dei figli minori e il contestuale divieto di avvicinamento.

In seguito al persistere delle condotte minacciose tentativi continui di contatti telefonici e anche delle svariate inottemperanze di tale divieto, il Tribunale di Cagliari ha adottato la misura del divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dalla donna, dai figli minori e dai prossimi congiunti e ai luoghi da questi frequentati.

Nonostante l’assenza pesante di Marcell Jacobs e quella di Chituru Ali, la staffetta 4×100 maschile italiana ha conquistato un prestigioso secondo posto nella batteria delle World Relays di Guangzhou, staccando così il pass per i Mondiali di atletica in programma a settembre a Tokyo.

I protagonisti della qualificazione sono Fausto Desalu, Matteo Melluzzo, Lorenzo Patta e Filippo Tortu, che hanno chiuso la prova con il tempo di 38.16, alle spalle soltanto degli Stati Uniti (37.86). Un risultato che vale l’accesso diretto alla rassegna iridata e consente agli Azzurri di tornare nello stesso stadio dove nel 2021 conquistarono l’oro olimpico.

Prestazione convincente quella del quartetto italiano, capace di lasciare dietro squadre competitive come Cina, Brasile e Botswana. Desalu ha aperto bene la gara, fermando il cronometro a un solo centesimo dal tempo dello statunitense Courtney Lindsey. Melluzzo ha consolidato il vantaggio nel rettilineo, mentre Patta ha firmato una straordinaria terza frazione, risultando più veloce di Kyree King di ben 9 centesimi. L’ultimo cambio ha lasciato spazio a un solido Filippo Tortu, che ha saputo contenere il ritorno degli avversari e difendere il piazzamento.

Ora l’Italia può guardare con fiducia all’appuntamento iridato, dove avrà l’occasione di difendere l’argento conquistato a Budapest due anni fa e, chissà, puntare ancora più in alto. Domani gli Azzurri torneranno in pista per la finale delle World Relays, con l’obiettivo di arricchire un percorso già promettente.