Inquietanti dettagli emergono sul caso della morte di Richard Mulas, il bimbo di sette anni di Irgoli morto in una piscina di un hotel di Orosei. La retina di protezione dello scarico sul fondo della piscina era rotta, come ammesso dallo stesso titolare della struttura, Sergio Appeddu.

«Ce ne siamo accorti due o tre giorni fa – ha detto il gestore intervistato dai microfoni del TgR Sardegna – Ma non pensavamo fosse un problema: bisognava proprio andare a cercare il pericolo. Non è possibile venire risucchiati mentre ci si passa davanti. C’è un buco di 40 cm e la mano di un adulto lì non ci entra».

Intanto la procura di Nuoro ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo sulla morte del piccolo Richard Mulas, figlio di una donna ecuadoregna che lavora nell’albergo.

Doveva essere una domenica di relax a Punta Molentis, gioiello del Sarrabus, ma si è trasformata in un incubo. Un violento incendio scoppiato nel primo pomeriggio ha avvolto la zona costiera di Villasimius, provocando il panico tra i bagnanti e un fuggi fuggi generale.

Molti, intrappolati dalle fiamme, sono stati soccorsi via mare: la Guardia Costiera ha tratto in salvo 102 persone con la motovedetta CP320, mentre un’altra quarantina è stata recuperata dalla Guardia di Finanza. Fondamentale anche l’aiuto di privati cittadini, che con le proprie barche hanno contribuito all’evacuazione.

Nel caos, decine di auto parcheggiate nei pressi della spiaggia sono state divorate dalle fiamme, lasciando un inquietante scenario di carcasse carbonizzate. Alcuni automobilisti sono riusciti a mettere in salvo i mezzi trascinandoli fin sulla sabbia.

Le squadre della Forestale, supportate da mezzi aerei, sono ancora al lavoro per domare l’incendio e mettere in sicurezza l’area. Una giornata che ha mostrato, ancora una volta, la drammatica vulnerabilità del territorio sardo di fronte agli incendi estivi.