Tre giovani, due marocchini e uno cagliaritano, sono stati arrestati ieri mattina sul lungomare Poetto di Cagliari perché sorpresi mentre cercavano di forzare alcune auto in sosta.

I tre, Said Hajoubi, 20enne, marocchino, Samir Morchid, 23enne, pregiudicato, marocchino e Nicholas Frau, 18enne, pregiudicato sono stati notati da un agente non in servizio di fronte allo Stabilimento balneare della Polizia di Stato nel lungomare Poetto di Cagliari perché si aggiravano con fare sospetto tra le auto in sosta.

L’agente ha allertato subito i colleghi, chiamando il 113 e nel frattempo ha continuato a seguire a distanza i tre ragazzi che si dirigevano verso una Fiat Brava che si trovava dietro una pianta. Poco dopo i due giovani stranieri hanno tentato di forzare la serratura anteriore mentre l’altro giovane, faceva da palo guardandosi ripetutamente intorno per avvisarli di eventuali presenze di Forze dell’ordine. Disturbati da alcuni passanti, i tre si sono quindi allontanati dall’auto e si sono diretti verso la fermata dell’autobus. Ma ad aspettarli qui c’erano gli agenti della Squadra Volante, giunti sul posto, che li hanno bloccati.

I poliziotti hanno poi scoperto che la Fiat Brava era stata forzata nel nottolino con uno spadino in ferro lasciato abbandonato vicino al mezzo.

Dopo l’identificazione, i tre sono stati accompagnati in Questura per gli atti di rito. Sono stati denunciati per il reato di tentato furto aggravato in concorso e denunciati in stato di libertà per possesso ingiustificato di chiavi alterale o grimaldelli. Saranno processati nella mattinata di oggi con rito per direttissima.

Il sindaco Massimo Zedda è intervenuto in merito alle polemiche seguite alla manifestazione di sabato e alle dichiarazioni del segretario provinciale dell’UGL di Cagliari, Andrea Geraldo.

In una nota, il primo cittadino ha voluto chiarire la propria posizione e respingere con decisione le accuse ricevute: «La libertà di espressione e il diritto a manifestare lo si è ottenuto nel ’45, quando hanno prevalso la libertà e la democrazia. Se avessero vinto loro, i fascisti, saremmo in carcere, da innocenti, se non peggio, nei campi di concentramento — questo parafrasando Vittorio Foa, antifascista, ebreo, partigiano, azionista, socialista eletto parlamentare da indipendente nel PCI. I provocatori e gli atti violenti vanno sempre stigmatizzati e condannati. Come queste parole, le uniche da me rilasciate, possano incitare alla violenza, lo sa solo il segretario UGL Cagliari, Andrea Geraldo. Riguardo alle sue gravissime affermazioni, non appena possibile, con il mio difensore, introdurremo le iniziative giudiziarie ritenute più opportune».

Le dichiarazioni del sindaco arrivano dopo le critiche mosse dal segretario UGL, che aveva interpretato alcuni passaggi del suo intervento come un incitamento alla violenza politica. Zedda ha ribadito invece il valore della libertà democratica e della condanna di ogni forma di provocazione e violenza, sottolineando la volontà di procedere per vie legali in risposta alle accuse.