Nell’opera De mirabilibus auscultationibus – opera attribuita in età antica ad Aristotele ma di paternità incerta – si raccolgono curiosità, leggende e credenze dell’antichità. Tra queste, quella che i Cartaginesi avessero proibito la coltivazione di alberi da frutto in Sardegna.

Insomma, pare che avessero ordinato il taglio delle preesistenti vietandone di nuove. La pena per gli inadempienti? La morte, ovviamente. Come obiettivo, l’incremento della produzione di grano nell’isola. Alcuni storici ridimensionano la notizia collocandola all’interno della campagna contro le barbarie puniche, tuttavia altri ci vedono uno schema preciso per giustificare, a posteriori, la mancanza di un determinato prodotto nell’isola. Cioè, contesto idealizzato – terre fertilissime – più mancanza di alberi da frutto, uguale causa materiale imposta esternamente. I dominatori del mare che, cattivi, avevano imposto determinate norme.

Eppure, proprio all’età fenicio-punica risalgono le prime testimonianze sicure di coltivazione dell’ulivo in Sardegna. Notizie sul contrasto del vino sardo in età nuragica – in favore della cerealicoltura – si trovano anche nelle pagine di Diodoro: i Cartaginesi, scriveva, avevano tagliato tutti gli alberi da frutto nel Campidano. Tra questi, mandorli, noci, noccioli, fichi, meli, peri, ulivi, vigneti.

Fonte: 101 perché sulla storia della Sardegna che non puoi non sapere, Antonio Maccioni, Newton Compton Editori

Migliorare la vita dei pazienti oncologici, creando un momento di allegria e spensieratezza: si chiama “Talenti in passerella – Special Edition” l’evento nuovo di zecca che, previsto per il 1° giugno a partire dalle 19 (nella cornice dell’ex Manifatturiera Tabacchi di Viale Regina Margherita, a Cagliari), è stato organizzato da Rotaract Club Quartu Sant’Elena Margine Rosso, Rotaract Club Cagliari, Rotaract Club Cagliari Est e Rotaract Club Golfo degli Angeli, insieme a maestranze del settore.

Il progetto, totalmente gratuito, vedrà in campo nove designer sardi emergenti (Sara Faedda, Alipinta, Valentina Mulas, La Jana Franca, Manuela Pardu, Lucia Piu, Stefania Fois, Nina Rey e Thaira Couture) che proporranno quattro look da sottoporre a una giuria di esperti. Le ospiti speciali? Be’, le pazienti oncologiche che, modelle per una sera, trasmetteranno un messaggio di forza e speranza, contribuendo a sensibilizzare sul tema della prevenzione. Il primo premio prevede l’esposizione della propria collezione presso una delle boutique a Cagliari di “Giò e Laura”. L’intero importo ricavato sarà devoluto a sostegno del progetto “Un Camper per la Prevenzione”, ambizioso progetto solidale che mira all’acquisto di un vero e proprio ambulatorio mobile dotato di apparecchiature di ultimissima generazione per effettuare ecografie e mammografie: solo così si potranno rendere le pratiche di screening più snelle (e gratuite) per le donne – soprattutto per chi abita lontano dai presidi ospedalieri.

«Abbiamo deciso di partecipare a questo progetto perché è un tema che ci sta particolarmente a cuore» spiegano Alice Dessì e Irene Melis, tra le maestranze a disposizione dell’evento. «Io sono particolarmente toccata da questo argomento a causa della prematura perdita di mia mamma, mancata a soli 43 anni per un cancro al seno,» continua Dessì «e per questo ci fa davvero piacere contribuire a ogni tipo di evento che abbia come scopo la prevenzione, io sono anche volontaria Airc.»

Grande entusiasmo e allegria: così hanno accolto le pazienti oncologiche – come spiegano Melis e Dessì – questa proposta. «Tanta la voglia di mettersi in gioco e anche un pizzico di emozione e paura verso un’esperienza mai fatta prima! Sarà per loro un’esperienza indimenticabile.»

«Anche i designer hanno sposato la causa e si sono interfacciati direttamente con le loro modelle per adattare alla loro fisicità le loro creazioni e i loro design. Tutti crediamo fortemente nel progetto e nel suo fine ultimo!» continuano le due. «Sfileranno anche le creazioni di Virago che però essendo il brand di uno degli organizzatori dell’evento saranno fuori gara.»

Un grande aiuto, insomma, per chi vive questi momenti. «È un’iniziativa con un grande potenziale e dalla portata enorme,» continuano «questo evento è solo uno dei tanti che stanno contribuendo alla realizzazione del Camper per la Prevenzione e mai come oggi è importante sensibilizzare soprattutto alla prevenzione, che come sappiamo è l’arma più importante che abbiamo! Siamo molto emozionati e felici di poter contribuire alla realizzazione di questo grande evento,» concludono «stiamo facendo del nostro meglio e non vediamo l’ora di potervi rendere partecipi il 1° giugno di ogni cosa.»